Se pochi giorni fa un ricerca sottolineava i benefici del sonno in quanto aiuta a liberare il cervello dalle tossine, comprese quelle responsabile della malattia di Alzheimer, oggi un’altra ricerca conferma che dormire poco e male è stato collegato al rischio di sviluppare l’Alzheimer.
Lo studio è stato condotto dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. I ricercatori hanno studiato la relazione fra le ore di sonno e la presenza delle proteine beta amiloidi, la cui presenza è connessa con la comparsa del morbo di Alzheimer.
“Il nostro studio,spiega il prof. Adam Spira, autore principale dello studio, ha trovato che, tra gli adulti più anziani, una segnalazione di più breve durata del sonno e una più scarsa qualità del sonno sono stati associati a più alti livelli di beta-amiloide, misurati con scansioni PET del cervello”.
I pazienti coinvolti nella ricerca avevano un’età media di 76 anni, e dormivano da più di 8 ore a meno di 5 ore per notte. I cervelli dei pazienti sono poi stati scansionati e dai risultati è emerso che coloro che dormivano di meno avevano una maggiore possibilità di accumulare proteine beta amiloidi. La ricerca ha denque confermato la relazione fra qualità del sonno e rischio di sviluppare l’Alzheimer.