Sono dieci i siti web di altrettanti comuni che sono stati oscurati dal garante per la privacy. Il motivo è che hanno diffuso dati sanitari sensibili con i relativi nominativi.
Erano dati riguardanti il trattamento sanitario obbligatorio per alcuni cittadini: il fatto grave è che accanto al tipo di trattamento erano presenti anche i nomi dei cittadini e tutti i dati erano reperibili sul web tramite i motori di ricerca. Nelle cartelle rese pubbliche erano presenti anche particolari molto dettagliati, come ad esempio il tipo di patologia o i tentativi di suicidio.
Il garante ha imposto di oscurare i dati personali e di richiedere presso i motori di ricerca che siano cancellate tutte le eventuali copie in cache
La questione mette in evidenza come il rapporto fra l’esigenza di trasparenza in termini di pubblica amministrazione e la tutela della privacy non sia affatto risolto.
Ora è previsto che i comuni incorrano in sanzioni amministrative.