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Sanità: aumentano le tasse e diminuiscono i servizi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.03.2013

Le spese sanitarie opprimono gli Italiani e, secondo una ricerca della Bocconi, ad un aumento delle tasse non corrisponderebbe una aumento dei servizi, ma addirittura una diminuzione.

Sono sempre di più le persone che si rivolgono al servizio sanitario privato, secondo il ‘Rapporto Oasi 2012’, presentato oggi a Roma dalla Federazione di Asl e ospedali (Fiaso).

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Secondo lo studio i ticket sui farmaci sono aumentati del 40% nel 2012 e ormai il 55% degli italiani sceglie i servizi privati perchè sono sempre più accessibili in quanto a prezzo e in più si evitano le lunghe attese che invece caratterizzano il servizio sanitario pubblico. Inoltre le tasse regionali sono in aumento per colmare i buchi di bilancio:  hanno chiuso il bilancio con leggeri attivi solo Lombardia, Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo. Tutte le altre sarebbero andate in rosso. E nelle regioni in rosso aumentano le addizionali Irpef, le aliquote Irpef, il bollo auto.

Il disavanzo maggiore lo avrebbe toccato il Lazio, con 815 milioni, seguito dalla Sardegna con 283 milioni e il Piemonte con 260.

“I ticket sono una vera e propria tassa sulla salute e portano ad un continuo aumento della spesa per i cittadini, in particolare per gli anziani che rappresentano circa il 50% degli utenti del sistema sanitario nazionale”, lamenta il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone.

“Per effetto dell’introduzione dei nuovi ticket da parte del governo Berlusconi – sottolinea Cantone – talespesa è destinata ad aumentare e nel 2014 arriverà a toccare quota 4 mld di euro, di cui 2 mld presi direttamente dalle tasche degli anziani. E’ una bomba esplosiva – ha concluso il segretario generale dello Spi-Cgil – perché un numero sempre più elevato di persone saranno costrette a rinunciare alle cure. E questo più di ogni altra cosa mostra in che condizioni versano la sanità e il welfare nel nostro Paese”.

 

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