Un piccolo frammento di roccia trovato in un diamante ha confermato le teorie che nelle viscere della Terra ci siano riserve di acqua inimmaginabili, a centinaia di chilometri dalla superficie. La roccia è la prima prova diretta dei modelli teorici ideati oltre 20 anni fa , e suggerisce il vasto ‘serbatoio’ sotterraneo – 500 km sotto la superficie terrestre – che potrebbe contenere più acqua di tutti gli oceani del mondo messi insieme.
“I diamanti sono una testimonianza unica di quello che avviene nelle profondità della Terra”, ha detto Graham Pearson dell’Università di Alberta, in Canada, che ha condotto lo studio. I diamanti si formano infatti a centinaia di chilometri sotto la superficie terrestre, nel solo luogo dove ci sono temperatura e pressione adatte per crearli. Questi diamanti possono contenere piccolissime tracce di roccia che altrimenti sarebbero impossibili da raccogliere, e questo ha permesso ai ricercatori di analizzare un campione di roccia che proviene proprio dalle viscere della terra, più in profondità di qualsiasi futuribile tecnologia umana.
Nell’esaminare un diamante trovato in un fiume in Juína, Brasile, Pearson ed i suoi colleghi hanno scoperto che conteneva un granello microscopico di ringwoodite – un minerale che si crede sia abbondante in una regione del mantello terrestre conosciuta come la zona di transizione, tra 410 e 660 km sotto la superficie. Gli scienziati possono produrre ringwoodite in laboratorio sottoponendo l’olivina – un silicato di ferro e magnesio notoriamente presente nel mantello superiore – a temperature e pressioni molto alte, simulando le condizioni nella zona di transizione. Ma fino ad ora non era mai stato trovato un campione naturale.
Pearson e il suo team hanno calcolato che il campione di ringwoodite nel diamante conteneva fino all’1,5% in peso di acqua. “Questo indica che ci sono punti molto ‘umidi’ nella zona di transizione”, dice Pearson. Sulla base delle loro scoperte, aggiunge, la zona di transizione potrebbe contenere fino a 1.400 miliardi di miliardi di tonnellate di acqua – più che in tutti gli oceani del mondo messo insieme.
“Questa è una splendida scoperta”, dice Joe Smyth presso l’Università del Colorado, negli Stati Uniti, che ha fatto molto lavoro sulla ringwoodite e ha proposto alcune delle prime teorie sulla struttura del mantello. “Forse il campione non è rappresentativo di tutta la zona di transizione, ma di sicuro ci conferma che l’acqua può giocare un ruolo cruciale nel controllo dei processi dell’interno della Terra”.
Pearson è ottimista sul fatto che un’ulteriore prova verrà alla luce. “I diamanti contengono finestre verso l’interno della Terra e sono sicuro che ci sono molti altri esempi come questo in attesa di essere scoperti”.