Continua il tormentone e il susseguirsi di dichiarazioni riguardo alla sigaretta elettronica. Dopo essere stato vietato l’uso nei locali pubblici, nelle scuole e nelle aree attigue, dopo il divieto di vendita ai minori di 18 anni e la tassazione del 58% c’è stato il dietrofront sull’uso nei locali pubblici. In altri termini è consentito l’uso sugli autobus, nei ristoranti, negli ospedali, ad esempio.
Le reazioni sono state disparate: dalle associazioni di produttori di sigarette elettroniche che si sono detti soddisfatti della non equiparazione alle sigarette tradizionali. Dalle associazioni dei consumatori che si sono dette preoccupate perchè, pur non essendo le sigarette tradizionali, non ci sono criteri per valutare la salubrità dell’aria per i non fumatori.
E le indecisioni arrivano ora anche dalle sale cinematografiche: Agis infatti chiede un chiarimento da parte del Governo e del Parlamento per evitare confusione fra gli spettatori in sala.
Nel merito l’Agis chiede “o il ripristino del divieto o il riconoscimento all’esercente di sala di spettacolo della facoltà di applicare il divieto di fumare sigarette elettroniche, invitando contestualmente lo spettatore all’autoregolamentazione.”
Secondo l’Agis la situazione attuale potrebbe avere ripercussioni negative sulla gestione delle sale cinematografiche. “L’Agis sottolinea che, senza un chiarimento, si avrebbe inoltre il paradosso di una pesante sanzione economica prevista dalla legge Istruzione per l’esercente cinematografico che proietta pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina ‘in occasione della proiezione di film destinati prevalentemente alla visione da parte dei minori’ a fronte della libertà di fumare sigarette elettroniche che una norma della stessa legge ha ripristinato per gli spettatori presenti in sala.”
soliti italiani, per l’interesse di pochi ci rimettiamo in tanti!!!.