Si protrare il dilemma Stamina, il metodo di cura con staminali elaborato dalla Stamina Foundation, diretta da Davide Vannoni. Il metodo, bocciato da un comitato scientifico a sua volta rigettato dal TAR del Lazio è ad oggi ancora segreto.
Paolo Bianco, professore dell’Università La Sapienza di Roma, ha scritto in una lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che il metodo venga reso noto. Ma Lorenzin non può, vincolata da un accordo di segretezza imposto da Vannoni, il quale lo richiederebbe per tutelare i suoi diritti commerciali. Infatti la cura non è stata ancora brevettata. Così allo stesso modo non sono state rese note le motivazioni con le quali il Comitato Scientifico ha bocciato il metodo.
E non si sa se i giudici amministrativi del TAR Lazio, che pure hanno valutato con metro amministrativo un parere scientifico abbiano letto tutta la documentazione. La motivazione apportata dal TAR riguardava l’imparzialità del Comitato, ma la scienza non è parziale o imparziale.
Ora, mentre altri tribunali rilasciano l’autorizzazione alle cure anche se gli Spedali di Brescia non hanno più risorse per rispondere alle richieste, Vannoni dichiara:”Non abbiamo nessuna notizia dal ministero, ma vorremmo che cambiasse la metodologia: prendano 30 o 40 pazienti in lista d’attesa affetti da Sla midollare, li sottopongano alla terapia, e dopo otto mesi ci dicano se stanno meglio o peggio. Questo la gente vuole sapere, se il metodo Stamina funziona o no”.
Riguardo a rendere pubblico il metodo Vannoni dichiara: “Mi sembra una richiesta insensata e assurda: il metodo è di Stamina Foundation, è la sua ragione di esistere. Perchè dovremmo renderlo pubblico? Cosa cambierebbe? Il ministero pensi ad avviare una sperimentazione seria, che dia dati certi”.