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Staminali: nuova tecnica permette trapianto da donatore non compatibile

La nuova tecnica di manipolazione delle staminali sviluppata al Bambin Gesù di Roma consentirà di salvare decine di vite ogni anno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.06.2014

Al Bambin Gesù è stata messa a punto una tecnica che consente di utilizzare staminali da donatori non completamente compatibili per curare immunodeficienze severe, rare malattie genetiche dell’infanzia, leucemie e tumori del sangue. La tecnica di manipolazione cellulare rende possibile il trapianto del midollo da uno dei due genitori con percentuali di successo del 90%.

staminali

La sperimentazione, pubblicata sulla rivista ‘Blood’ e presentata lo scorso dicembre a New Orleans nel corso del congresso della Società americana di ematologia (Ash), è stata condotta su 23 bambini che oltre ad avere avuto risultati positivi nel 90% dei casi hanno riscontrato scarsi effetti collaterali nel breve e enel lungo periodo. Per questo, si legge nella nota del Bambin Gesù, si tratta di “un traguardo solo pochi anni fa impensabile e, oggi, una realtà potenzialmente applicabile a centinaia di altri bambini nel mondo. Un’occasione di guarigione definitiva per centinaia di bambini in Italia e nel mondo e una pietra miliare nella terapia di molte malattie del sangue”.

Fino ad oggi l’unico donatore impiegato è stato un fratello o una sorella immunogeneticamente compatibile con il paziente. Ma la possibilità che due fratelli siano identici tra loro è solamente del 25%, spiegano gli esperti.
Per questo sono nati i registri per la donazione volontaria, ma nonostante questo resta un 30-40% che non trovano un donatore o hanno un’urgenza che non consente i tempi di attesa a volta troppo lunghi.

“In Italia nel 2013 sono stati sottoposti a trapianto allogenico di midollo osseo per malattie non maligne 125 bambini. Grazie a questa nuova frontiera, almeno altri 40 bambini l’anno, diversamente destinati a immunodeficienze severe o a dipendenza cronica dalle trasfusioni (malattia talassemica), potranno avere una chance di guarigione definitiva”, conclude la nota del Bambino Gesù.

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