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Fukushima: ancora perdite, 420 tonnellate di acqua radioattiva

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.10.2013

Si continua a lavorare in emergenza a Fukushima, dove si susseguono le perdite dai contenitori di acqua che raffreddano i nuclei dei reattori. Sono centinaia le tonnellate di acqua contaminata che vengono versate nell’oceano. L’ultima perdita, dichiarata dalla Tepco la notte scorsa, parla di 420 tonnellate di acqua radioattiva versate in 12 ore, che avrebbero forse raggiunto l’Oceano Pacifico.

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Si tratta del secondo episodio del genere in soli due mesi. La perdita precedente era stata di 300 tonnellate. Le perdite di acqua radioattiva, rivelate grazie ad un’indagine giornalistica, hanno portato alla luce la drammaticità della situazione in cui versano i reattori a Fukushima, dove la situazione non solo non è sotto controllo, ma manca una strategia chiara per affrontare il problema. 

L’acqua fuoriuscita questa volta  conteneva 200.000 becquerel per litro di isotopi radioattivi beta-emittenti , compreso lo stronzio 90. Il limite legale per lo stronzio 90 è di 30 becquerel per litro. 

Stand a ciò che riporta la Tepco radiazioni pericolose si registrano nell’acqua attorno all’impianto, ma non ‘è pericolo per l’acqua in altri paesi perchè le radiazioni si diluiscono in mare.

Tepco sta pompando centinaia di tonnellate di acqua al giorno nei reattori di Fukushima per mantenere bassa la temperatura e  conservare le acque reflue radioattive nei serbatoi.

Altri rilievi sono stati fatti sui terreni vicini ad altri serbatoi e sono stati rilevati alti livelli di radiazioni segnalando probabilmente altri problemi strutturali.

Con l’emersione di questo problema che la Tepco ha tentato di nascondere per mesi, la situazione reale a Fukushima è emersa in tutta la sua evidente dramamticità costrngendo il Governo ad assumere un ruolo diverso nella gestione dell’emergenza, con lo stanziamento di fondi per l’emergenza.

Ad oggi non sono noti piani di risoluzione del problema che si presenta per la prima volta in questi termini. E’ sempre più evidente che non si sa quali saranno i danni finali di questo incidente, che appare sempre più chiaramente una ferita difficilmente rimarginabile per l’ambiente dell’Oceano Pacifico e del Giappone.

L’unico progetto finora paventato è quello della costruzione di un muro di ghiaccio attorno alle cisterne di acqua per mantenerle fredde e evitare perdite. Il costo per costruzione è esorbitante e anche quello del mantenimento di una struttura del genere per il tempo necessario al ripristino della sicurezza nei reattori.

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  • Alberto Zazza scrive:

    con il concetto diluiscono avvelenano. i giapponesi sono impazziti. potrebbero rovinare il mondo. vendetta bomba atomica?