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Fukushima, ancora polemica tra governo e Tepco su perdite radioattive nel sottosuolo. “Dosimetri” per i lavoratori insufficienti?

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.04.2011
Rilevatore Geiger. Foto scattata presso la cittadina di Iitate, a 40 km da Fukushima indica 7,66 micro-sievert per ora. Crediti: Greenpeace

Rilevatore Geiger. Foto scattata presso la cittadina di Iitate, a 40 km da Fukushima indica 7,66 micro-sievert per ora. Crediti: Greenpeace

Le acque delle falde sotterranee presso i reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono state molto probabilmente contaminate da materiale radioattivo, anche se l’operatore Tokyo Electric Power Co. sta rivedendo le sue analisi rilasciate giovedì a causa di calcoli errati, secondo quanto detto dall’agenzia per la sicurezza nucleare del governo oggi. Intanto scatta un’altra polemica tra agenzia per la sicurezza e Tepco. Secondo la prima, Tepco non starebbe fornendo rilevatori di radioattività a tutti i lavoratori presso l’impianto, che sarebbero costretti a condividerli.

L’agenzia per la sicurezza nucleare e industriale ha detto che alcuni dei dati delle analisi sulle acque sotterranee presentata dalla Tepco non possono essere attendibili a causa di errori, suscitando dubbi sull’annuncio fatto dalla società che la concentrazione di iodio radioattivo nell’acqua era arrivata a 10.000 volte il limite legale ieri.

Hidehiko Nishiyama, un portavoce del governo in materia nucleare, ha detto che è “estremamente deplorevole che Tepco abbia  fornito dati non corretti delle radiazioni presso l’impianto per la seconda volta”. L’agenzia ha fortemente messo in guardia l’operatore sulla questione e ha chiesto di prendere provvedimenti affinché la cosa non accada di nuovo, ha aggiunto.

“Tepco  deve affrontare una situazione grave in quanto non riesce a tenere informate le persone che continuano a preoccuparsi della situazione. I suoi dati devono essere affidabili,” ha concluso duramente Nishiyama.

All’inizio della settimana, la società era già stata costretta a correggersi sull’analisi dei livelli di radiazione negli accumuli di acqua nel seminterrato dell’edificio delle turbine del reattore n° 2.

L’agenzia ha detto che i valori di densità di sostanze radioattive  nei campioni di acque sotterranee presi martedì e mercoledì attorno all’edificio delle turbine del reattore 1 potrebbero essere rivisti al ribasso, in quanto nelle misurazioni di materiali come il tellurio, il molibdeno e lo zirconio sono stati riscontrati degli errori.

Ma ha detto che le analisi per quanto riguarda lo iodio radioattivo sono stati confermati come corretti.

I tecnici intanto continuano a rimuovere l’acqua altamente radioattiva negli edifici delle turbine, operazione indispensabile per ripristinare le funzioni vitali di raffreddamento dei reattori e delle vasche del combustibile nucleare esaurito in modo stabile.

Nel tentativo di evitare che la polvere radioattiva venga dispersa dal vento e dalla pioggia presso l’impianto, la Tepco inizierà un test di spruzzo di una resina solubile in acqua, che ha effetti di rivestimento, nel corso della giornata.  Un totale di 60.000 litri di resina verrà spruzzata in un periodo di due settimane.

Inoltre, una chiatta della US Navy è arrivata nei pressi del reattore.  Essa contiene 300.000 litri di acqua dolce che verrà inettata nei nuclei dei reattori per raffreddarli.

Polemica sui dosimetri per le radiazioni

L’Agenzia di regolamentazione nucleare del governo ha detto oggi di aver avvisato la Tokyo Electric Power Co. sulla cattiva gestione dell’esposizione alle radiazioni dei lavoratori presso i reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, dopo aver constatato che non c’erano dosimetri sufficienti per coprire tutti i lavoratori.

Alcuni lavoratori hanno dovuto condividere i dosimetri, mentre facevano lo stesso lavoro, perché molti dei dispositivi sono stati distrutti dal terremoto dell’11 marzo e dal conseguente tsunami, una situazione che non è  “auspicabile dal punto di vista di garantire la sicurezza dei lavoratori”, ha detto Hidehiko Nishiyama, un portavoce per l’agenzia.

Ma il gestore della centrale, Tepco, ha detto di essere in grado di garantire un totale di 420 dosimetri da giovedì, sufficienti per ciascuno dei lavoratori presenti negli impianti, per poter accertare la quantità di radiazioni a cui ogni lavoratore è esposto.

I funzionari di Tepco hanno detto che il numero di dosimetri disponibili era sceso dagli iniziali 5.000 a 320 dopo che lo tsunami ha danneggiato gran parte dei dispositivi.

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