I lavori di ripristino delle funzioni di raffreddamento della martoriata centrale nucleare di Fukushima sono stati nuovamente rallentati dal terremoto che oggi ha colpito di nuovo la parte nord orientale del Giappone, ma l’agenzia per la sicurezza nucleare del governo ha detto che non ci sono stati grossi problemi di sicurezza e non ci si aspetta un peggioramento della situazione presso i reattori danneggiati dal precedente terremoto.
L’iniezione di acqua per refrigerare i nuclei dei reattori 1, 2 e 3 è stata interrotta per circa 50 minuti poiché l’alimentazione elettrica esterna era saltata. L’iniezione è ripresa normalmente dopo che la corrente è stata ripristinata, secondo l’Agenzia per la Sicurezza nucleare.
La nuova scossa ha anche rallentato la rimozione dell’acqua altamente contaminata dai sotterranei dei tre reattori, che sta impedendo ai tecnici di lavorare direttamente sulle funzioni di raffreddamento dei nuclei.
L’operatore dell’impianto, la Tepco, doveva proprio oggi iniziare a pompare circa 700 tonnellate di acqua altamente contaminata da un passaggio sotterraneo vicino all’area delle turbine del reattore numero 2.
Ma l’operatore ha tenuto una conferenza stampa subito dopo la scossa per dire che le operazioni erano state rimandate a domani o a data da destinarsi. Tutti i tecnici presenti nella centrale sono stati evacuati per precauzione.
Durante la mattinata di oggi, Hidehiko Nishiyama, un portavoce dell’agenzia governativa per la sicurezza nucleare, ha detto che “la situazione non può ancora tale da farci sentire ottimisti” e che “è molto difficile dare un’indicazione dei tempi per il ripristino delle funzioni di raffreddamento”.
”Ora siamo in una situazione difficile, in quando da una parte dobbiamo iniettare acqua per raffreddare i reattori, ma dall’altra abbiamo acqua contaminata da dover rimuovere dai sotterranei,” ha detto Nishiyama, facendo notare che il problema dovrà essere risolto se i vuole portare a termine con successo l’operazione di ripristino.
Ma tutto il possibile, per l’agenzia e soprattutto per l’operatore, la Tepco, non sembra bastare più né all’opinione pubblica né alle autorità locali. Proprio oggi infatti il governatore della regione di Fukushima, Yuhei Sato, si è rifiutato di ricevere il presidente della Tepco, che era andato a porgere le proprie scuse per l’incidente.
Anche l’iniezione di azoto nell’edificio del reattore 1 è stata interrotta dopo la nuova scossa, di magnitudo 7.1.