Un nuovo studio basato sui dati raccolti dai satelliti ha dimostrato che – a differenza di tutte le altre riserve di ghiaccio del mondo – una vasta regione dei ghiacciai himalayani sta guadagnando costantemente ghiaccio, spiazzando i climatologi che si aspettavano che la terza riserva di ghiacci del pianeta si stesse progressivamente sciogliendo.
Lo studio è stato condotto confrontando due set di dati spaziali, i primi raccolti dagli strumenti a bordo dello Space Shuttle Endeavour nel 2000 e il secondo dal satellite francese SPOT5 nel 2008. I risultati sono stati inequivocabili. Attraverso gli oltre 5000 chilometri quadrati monitorati sulle montagne del Karakorum – al confine tra Cina, India e Pakistan, i ghiacciai hanno guadagnato una notevole quantità di massa ghiacciata nell’arco di 9 anni.
La scoperta non arriva proprio come un fulmine a cel sereno. Già da qualche tempo i ricercatori avevano notato che l’andamento dei ghiacci himalayani osservati dai satelliti sembravano crescere. Tuttavia, alcuni ricercatori avevano ipotizzato che il fenomeno poteva spiegarsi con l’assottigliamento dello strato ghiacciato, che comunque è difficilmente misurabile con semplici immagini satellitari.
Gli autori sottolineano che i dati sul clima della regione mostrano che le temperature massime estive sono diminuite tra il 1961 e il 2000. Allo stesso tempo le precipitazioni invernali sono aumentate, con una conseguente crescita della masa di ghiaccio.
Ad ogni modo, l’anomalia dell’Himalaya non basta a far fronte allo scioglimento delle riserve di ghiaccio a sud e a nord, dove è molto evidente l’effetto dei cambiamenti climatici.
La perdita di ghiaccio ai poli supera di gran lunga il contributo dei ghiacciai asiatici, se si pensa che solo l’Antartide contiene il 70% di tutte le riserve di ghiaccio del mondo.