Mentre i lavoratori cercano di stabilizzare la centrale nucleare di Fukushima, il costruttore dell’impianto, la Toshiba, ha detto che impiegherà dieci anni per decommissionare i reattori della centrale danneggiata dal terremoto dell’ scorso 11 marzo. Anche se può sembrare molto, è quasi un terzo del tempo impiegato per smaltellare la centrale di Three Miles Island negli Stati Uniti.
Intanto Tepco ha detto che continuerà a scaricare acqua contaminata in mare fino a domenica, prolungando l’operazione di un giorno.
Intanto Banri Kaieda, responsabile del geverno per le centrali nucleari giapponesi, visiterà l’impianto oggi. Indosserà una tuta protettiva integrale e visiterà l’interno della centrale, per toccare con mano gli avanzamenti delle operazioni.
La Toshiba, chiamata in causa per il decommissionamento dei reattori, ha detto che il suo lavoro durerà circa 10 anni. Si tratterà, spiega, di rimuovere le barre di combustibile dai nuclei e il combustibile esaurito dalle vasche di raffrreddamento di ben 4 reattori.
Tuttavia, il portavoce del governo Yukio Edano ha detto che è troppo presto per fissare già una time table per l’operazione.
“Ci sono ancora troppi rischi e incertezze, fino a quando la situazione resta così instabile”, ha detto.
Pressione internazionale
La Cina ha intanto chiesto con urgenza al Giappone di osservare la legge internazionale e di adottare misure effettive per proteggere l’ambiente marino, facendo trasparire il nervosismo per l’operazione di sversamento di acqua contaminata nell’Oceano Pacifico.
Anche la Corea del Sud ha protestato per non essere stata avvertita dell’operazione in tempo utile per prendere eventuali precauzioni.
Il Giappone, intanto, ha annunciato oggi che chiederà ai coltivatori di riso che hanno i loro terreni nelle aree contaminate di astenersi dal piantare durante la prossima stagione. Ha anche annunciato un compenso economico per il mancato guadagno.
“Dobbiamo agire in fretta, perché ci troveremo presto nella stagione del trapianto (delle piantine di riso, ndr.),” ha detto il ministro dell’agricoltura Michihiko Kano.