Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo che vengano sequestrati preventivamente tutti i motori diesel. La richiesta del Codacons arriva dopo le dichiarazioni del 12 giugno scorso dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità che ha detto l’ultima parola sulla questione: i motori diesel sono cancerogeni.
“Si chiede, inoltre, che l’Ill.mo Procuratore della Repubblica adito voglia accertare il pericolo che la libera disponibilità dei veicoli diesel possa aggravare o protrarre le conseguenze di cui in narrativa e, quindi, voglia ordinare il sequestro preventivo ex artt. 321 c.p.p. di tutti i veicoli alimentati a diesel presenti sul territorio della città di Milano e provincia”. Così cita l’esposto del Codacons.
Sono state molte le ricerche che hanno studiato la relazione fra i gas di scarico dei motori diesel e il cancro al polmone, ma fino a giugno i gas di scarico erano definiti solo probabilmente cancerogeni. Il 12 giugno, invece, dopo un summit di esperti internazionali durato una settimana, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha classificato i gas di scarico del motore diesel come cancerogeni per l’uomo (Gruppo 1), sulla base di prove sufficienti che attestano che l’esposizione è associata ad un aumentato rischio di cancro al polmone.
Nel 1998 gli studi avevano decretato che i gas di scarico dei motori diesel erano solo probabilmente cancerogeni. Ma la rivalutazione era stata data come altamente prioritaria. In effetti gli studi epidemiologici effettuati dopo il 1998 hanno evidenziato una strettissima relazione fra esposizione ai gas e incidenza del tumore al polmone.
Il gruppo di esperti ha inoltre rilevato una relazione lieve anche con l’incidenza del cancro alla vescica.
L’esposizioen ai gas di scarico dei motori diesel non proviene solo dai motori delle automobili, ma anche da altri mezzi di trasporto come navi e treni.
La tecnologia può tamponare questo effetto e qualcosa sta già succedendo: migliorando i motori e i carburanti si stanno riducendo le emissioni, ma non è ancora chiaro quale sia l’impatto sulla salute di queste azioni di riduzione.
Il dottor Christopher Portier, presidente del gruppo di lavoro IARC, ha dichiarato che “L’evidenza scientifica è stata convincente e la conclusione del gruppo di lavoro è stata unanime: gli scarichi del motore diesel provocano il cancro ai polmoni. Considerati gli effetti sulla salute l’ esposizione a questa miscela di prodotti chimici deve essere ridotta in tutto il mondo. ”
Il dottor Kurt Straif della IARC, ha spiegato che “gli studi principali che hanno portato a questa conclusione sono stati condotti su lavoratori altamente esposti. Tuttavia, abbiamo imparato da altre sostanze cancerogene, come ad esempio il radon, che gli studi iniziali che mostrano un rischio per le persone più esposte sono state seguite da risultati positivi per la popolazione in generale. Pertanto le azioni per ridurre l’esposizione dovrebbero comprendere i lavoratori e la popolazione in generale “.
Il dottor Christopher Wild, direttore della IARC, ha detto che “il mandato della IARC è quello di stabilire le evidence per le decisioni normative a livello nazionale ed internazionale e la conclusione di oggi invia un segnale forte perchè siano garantiti interventi di sanità pubblica. Questa enfasi è necessaria a livello mondiale, anche tra le popolazioni più vulnerabili dei paesi in via di sviluppo, dove le nuove tecnologie e le misure di protezione potrebbero altrimenti richiedere molti anni prima di essere adottate. ”
In questo senso il Codacons brucia le tappe e chiede alla Procura di “accertare la responsabilità del Sindaco pro tempore di Milano e del Presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge che si evincono in narrativa”, in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d’ufficio (328 c.p.) e getto pericoloso di cose (674 c.p.).
“La prova inconfutabile del legame tra i gas di scarico dei motori diesel e la diffusione del cancro rende necessario un intervento straordinario da parte della Procura, a tutela della salute dei cittadini. Da qui la richiesta di sequestro dei veicoli diesel, dato che sono una fonte di morte certa” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.