All’ILVA la situazione è sospesa e tesa. Il Tribunale del Riesame ha concesso la possibilità di tenere lo stabilimento aperto, ma a condizioni ristrettissime. Sempre la perizia del Riesame ha reso noti dati molto preoccupanti sulle morti e le malattie a Taranto imputandole alla presenza dell’acciaieria. Il Ministro dell’Ambiente Clini ha affermato che non sarà operazione facile tenere aperti gli impianti e che i soldi stanziati dall’azienda, 146 milioni di euro, non sono sufficienti per la bonifica.
Inquietanti i dati emersi nella perizia del tribunale del riesame per il sequestro di sei reparti dell’ILVA:il numero dei decessi imputabili all’acciaieria negli ultimi 10 anni potrebbe essere di 400.
Dall’analisi dei dati sulla qualità dell’aria, correlati al numero di decessi e di ricoveri attribuibili all’esposizione a concentrazioni di pm10, i periti hanno scoperto che tra il 2004 e il 2010 nei quartieri Borgo e Tamburi si sono verificati 91 decessi, 160 ricoveri per malattie cardiache e 219 ricoveri per malattie respiratorie, attribuibili alle emissioni derivanti dagli impianti industriali: il 70% in più rispetto alla media della città.
Per ciò che riguarda gli effetti cronici a lungo termine grazie ad uno studio su un periodo di 10-13 anni (dal 1998 al 2010) si sono accertati 386 decessi attribuibili alle emissioni industriali (di cui 30 all’anno per cause cardiache), 237 casi di tumore maligno con diagnosi da ricovero ospedaliero (18 all’anno), 247 eventi coronarici con ricorso al ricovero ospedaliero (19 all’anno), 937 casi di malattie respiratorie con ricovero ospedaliero (74 all’anno), in gran parte nella popolazione in età pediatrica (638 casi totali, 49 all’anno).
“E’ fondato ritenere esistente un collegamento tra malattie accertate ed attività siderurgica esercitata, anche in epoca recente, dallo stabilimento Ilva” concludono i periti. La mortalità totale a Taranto riferita a patologie tumorali e del sistema cardiocircolatorio, a malattie ischemiche e dell’apparato respiratorio, risulta “più alta del resto della Puglia” e “difficilmente riscontrabile in altre aree del Paese”.
Nel arapporto è ricirdata anche la contaminazione da diossina di latte e formaggi che nel 2008 costrinse al divieto assoluto di pascolo tra Taranto e Statte e all’abbattimento di 2.271 capi di bestiame.
Il Ministro Clini riguardo alla possiibilità di mantenere gli impainti aperti rispetando i parametri severissimi prescritti dal riesame ha affermato ieri a 1Prima di Tutto’ su ‘Radio 1′: ”Come ha detto il tribunale del Riesame il mantenimento della produzione dev’essere valutato caso per caso, ci vuole una valutazione tecnica. In certi casi può essere che tenere gli impianti aperti significhi dare anche continuità alla produzione senza pregiudicare gli interventi di risanamento. Ma se in altri casi gli impianti dovranno essere messi al minimo tecnico per poter fare tutte le operazioni necessarie al risanamento, qui evidentemente la produzione verrà azzerata o ridotta drasticamente’.
”Il problema vero però – spiega Clini – ora è fare in fretta tutte le operazioni di bonifica che richiedono interventi tecnologici e modifiche dei sistemi di gestione- continua Clini-. Questo è il vero lavoro da fare ora, quello che stiamo facendo con la nuova autorizzazione che io dovrei essere in grado di rilasciare al più tardi entro la fine di settembre o la prima settimana di ottobre. Ieri ho insediato il gruppo tecnico per definire gli ultimi dettagli: si tratta di dire cosa bisogna fare, quali sono le tecnologie da usare, in che tempi devono essere messe in funzione e così l’azienda saprà che costi deve sostenere”
”Gli interventi necessari per eliminare il rischio ambientale a Taranto sono interventi sugli impianti che in gran parte coincidono con l’ammodernamento delle tecnologie di produzione. Perciò sono cose che l’azienda deve fare anche per adeguarsi agli standard europei, non solo perché noi glielo imponiamo”, risponde Clini alla domanda se la proprietà dell’Ilva sia pronta a a investire tutto il denaro necessario alla bonifica, anche oltre i 146 milioni di euro che sono stati stanziati.
”I 146 milioni di euro già stanziati servono solo per alcuni di questi interventi, sicuramente non coprono tutto il ciclo di investimenti necessari”, ha specificato il ministro. ”Ferrante ha detto che l’azienda vuole continuare a produrre a Taranto, e se vuole farlo gli investimenti sono necessari”. ”Alcune operazioni richiederanno pochi mesi, altre tempi più lunghi, come la sostituzione di impianti complessi”. ”In merito al cronoprogramma del governo, a inizio settembre c’è l’esame parlamentare del decreto, entro il 30 settembre nuova AIA, già riuscire a chiudere questa procedura in tempo sarà una corsa velocissima, per l’autorizzazione precedente ci sono voluti quattro anni e mezzo”.
Sull’azione del governo per la bonifica degli altri 44 siti inquinati italiani riportati nel Rapporto di Iss e Oms, clini spiega che ”molti dei 44 siti italiani inquinati indicati nel rapporto ISS-OMS fanno parte di quelli di interesse nazionale, che in tutto sono 57. Per questo sono aperte da troppo tempo le operazioni di bonifica, appena insediati abbiamo semplificato le norme e le procedure che consentono la bonifica e abbiamo iniziato da Porto Marghera, Trieste, la laguna di Marano e Grado, ora siamo su Napoli e Bagnoli, Priolo e Taranto. Abbiamo molto da fare, purtroppo negli ultimi 15 anni in molti di questi siti e’ stato perso troppo tempo in discussioni e contenziosi, burocrazia barocca in un gioco dell’oca che stiamo cercando di semplificare perche’ alla fine si arrivi a un risultato”.
La matematica insegna che 1+1=2 oppure 2+2=4……..
Se servono, giustamente, altri soldi per bonificare l’ILVA si incominci a chiedere la restituire dei soldi che hanno incassato PDL e Bersani……(io mi rifiuto di credere alla barzelletta della legalità)
146000000+240000+98000=146348000
Se si sommano a questi tutte altre barzellette ritenute legali si arriverà certamente ad una somma enorme.
Cordialmente
salve io direi al ministro clini che oltre a rendere ilva ecocompatibile dovrebbe interessarti anche del contratto che i dipendenti anno che e quello metalmeccanico ebbe’ mi dite voi cosa ce’ di metalmeccanico li dentro …….. grazie