Procedono all’ILVA i lavori per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale. Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha richiesto alla Procura l’accesso per i tecnici che dovranno lavorare all’istruttoria per il rilascio dell’AIA.
La procura ha consigliato che questi tecnici collaborino con i 4 tecnici-custodi incaricati della bonifica dello stabilimento. L’obiettivo è ridurre le emissioni entro i limiti stabiliti dal tribunale del riesame: questo cercando di non dover ridurre tanto l’attività da arrivare a spegnere l’impianto.
La collaborazione fra tecnici era stata prevista anche dallo stesso Tribunale del Riesame e il Ministro Clini aveva già dichiarto che avrebbe recepito le indicazioni del GIP Todisco.
Secondo l’ultimo accordo di programma sull’AIA, risalente al 2008, le relative valutazioni e operazioni inerenti all’AIA si sarebero dovute attuare entro 300 giorni, che sono evidentemente passati senza alcun risultato.
Nel frattempo Legambiente si inserisce nella discussione avanzando delle richieste riguardo alle emissioni di sostanze dannose dell’acciaieria.
Tra i punti irrinunciabili per Legambiente: “un campionamento e monitoraggio in continuo degli scarichi idrici, un utilizzo reflui dei depuratori Gennarini e Bellavista eliminando il prelievo di acqua dai fiumi Sinni e Tara, un piano dettagliato di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti; un controllo dell’efficacia del sistema di depolverazione secondaria malfunzionante e misure atte a ridurre drasticamente il fenomeno dello ‘slopping, l’installazione sulle torce delle acciaierie di sistemi di prelievo dei gas con idonei sistemi di monitoraggio in continuo dei parametri portata, Co e temperatura di combustione, la sostituzione di scaricatori dotati di benne con scaricatori continui per l’estrazione del materiale dalle stive delle navi.
”Valuteremo con la massima attenzione i lavori della Commissione Ippc – concludono Francesco Tarantini e Lunetta Franco di Legambiente – dalla quale ci attendiamo questa volta quella autorizzazione rigorosa nelle prescrizioni, nei tempi di loro attuazione e nei monitoraggi e controlli che chiediamo da anni. Vigileremo perche’ cio’ avvenga e, come abbiamo sempre fatto, informeremo i cittadini di quanto viene deciso e delle nostre proposte”.
L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) è l’autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi dettati dalla comunità europea. L’AIA viene generalmente rilasciata dalla Regione o (su delega) dalla Provincia. Per gli impianti più rilevanti, circa 200, fra cui anche lo stabilimento ILVA di Taranto , essa è invece rilasciata dal Ministro dell’Ambiente sulla base di un lavoro istruttorio svolto da una commissione tecnica, all’interno della quale il comune ha l’incarico di dare un parere sanitario.