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ILVA: corteo dei “liberi e pensanti”

I cittadini di Taranto continuano le loro proteste per chiedere salute, reddito, ambiente e occupazione.

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.10.2012

I cittadini di Taranto continuano le loro proteste per chiedere salute, reddito, ambiente e occupazione.
Queste le quattro istanze dei manifestanti del gruppo ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ che hanno manifestato ieri con un corteo che ha attraversato la città.

‘Io non delego, io partecipo’: questo lo slogan che ha accompagnato il corteo dei Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ che ha attraversato ieri la città di Taranto partendo da piazza Democrate (Porta Napoli) fino a piazza De Amicis e al quartiere Tamburi, quello più interessato dall’inquinamento dell’ILVA.

Il gruppo è quello venuto alla ribalta dei media il 2 agosto scorso quando, facendo irruzione con un Ape car durante il comizio dei sindacati, impedì a Susanna Camusso di parlare. Oggi molti dei partecipanti indossano le t-shirt con il simbolo dell’ Ape Car per ricordare la nascita del movimento proprio in quel giorno.

Sono quattro le istanze del movimento che chiede 1)salute, perchè il diritto alla vita va rispettato al di là di tutti i compromessi, 2) lavoro, per assicurare una vita dignitosa ai cittadini di Taranto, 3) ambiente, perchè il territorio non deve essere sfruttato in nome del profitto, 4) occupazione, perchè nonostante sia industrializzata ben il 40% della popolazione di Taranto è disoccupata.

Intanto è di sabato la notizia che l’Ilva ha pagato alla Regione Puglia circa 2 milioni e mezzo di euro per una ecotassa evasa per l’attività di discarica abusiva e lo sversamento incontrollato di rifiuti speciali accertato nel 2009 dalla Guardia di finanza.

A dirlo è stato l’assessore al Bilancio della Regione Puglia, Michele Pelillo.
Nel 2009 la guardia di finanza sequestrò un’area all’interno dell’Ilva di 85.500 metri quadri dove erano stoccate in maniera illecita 60.000 tonnellate di rifiuti speciali.

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