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Inondazioni in Thailandia provocano 356 morti. Bangkok sotto scacco

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.10.2011

In Thailandia le autorità stanno cercando di incanalare le acque torrenziali attraverso i canali di Bangkok, nel tentativo di risparmiare il centro della città e per evitare che le inondazioni mettano più pressione sulle barriere che proteggono la capitale.

In alcuni dei sobborghi settentrionali gli abitanti riferiscono che il livello dell’acqua è fino alla vita nelle strade. Un terzo del paese asiatico è ormai inondato dopo tre mesi di pioggia ininterrotta.

Il primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra ha continuato in diretta televisiva nazionale sabato a mettere in guardia i cittadini che se i livelli di acqua si dovessero alzare le inondazioni  potrebbero richiedere fino a sei settimane per recedere.

Ha inoltre esortato i residenti di Bangkok a spostarsi in punti più elevati per evitare il peggio.

La peggiore alluvione degli ultimi 50 anni in Thailandia ha ucciso finora 356 persone e almeno altre due persone sono disperse. La pioggia ha danneggiato le colture di riso, alimento base della Thailandia, e ha costretto alla chiusura di impianti industriali. Il ministero del lavoro dice che ci sono 700.000 persone rimaste temporaneamente senza lavoro. Più di 110.000 persone sono state sfollate.

Il primo ministro thailandese ha invocato anche la legge per i disastri naturali, che gli dà autorità per implementare un piano nazionale di soccorso e di punire i funzionari che non rispettano le istruzioni del governo.

Le forti piogge che si protraggono da luglio hanno inondato gran parte del sud est asiatico, costringendo milioni di persone a lasciare le loro case. Altre 336 persone sono morte in Cambogia, Laos e Vietnam.

Un numero crescente di paesi sta offrendo aiuti destinati alla regione.

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