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Inquinamento, sempre più morti causate dallo smog in Italia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.01.2012
Milano, giornata di ordinario smog

Milano, giornata di ordinario smog

L’inquinamento da smog nelle città italiane sta diventando un problem sempre più grave, anche a causa delle condizioni climatiche – l’aumento delle temperature e la diminuzione cronica delle precipitazioni.

Si è parlato anche di questo al convegno sul “Manifesto sulla tosse”, presso il Palazzo della Ragione a Verona, durante il 15° Congresso Internazionale dal tema “Asma Bronchiale e BPCO: obiettivi, rimedi, strategie”, organizzato dalla U.O.C. di Pneumologia dell’Azienda ULSS 22 di Bussolengo diretta dal Dr. Roberto W. Dal Negro.

“Nei tre giorni successivi a un picco di inquinamento – ha detto il Dott. Dal Negro – si registra un aumento di decessi del 2,3% in inverno e del 7,6% in estate”.

“L’inquinamento ambientale è la prima causa del 15% delle malattie respiratorie croniche”, afferma Roberto Dal Negro Presidente del Congresso e Direttore dell’U.O.C. di Pneumologia dell’ULSS22 della Regione Veneto presso l’Ospedale di Bussolengo, Verona – “mentre può essere un’ulteriore aggravante per i soggetti già malati, provocando un peggioramento delle condizioni cliniche nell’ordine del 40% negli adolescenti e fra il 30 e il 60% negli adulti”.

Uno studio del CNR, che analizza i dati del 2011, sottolinea un forte legame tra mortalità e polveri pm10. “Nei tre giorni successivi a un picco di inquinamento, si registra un aumento di decessi del 2,3% in inverno e del 7,6% in estate – prosegue lo specialista-. I soggetti più fragili risultano le donne, ma anche gli adolescenti. Un recente studio ha dimostrato che in presenza di basso inquinamento il tasso di incidenza si assesta al 4,8%; con medie concentrazioni di traffico invece sale all’11%, mentre con traffico raggiunge il 14%. Gravi le condizioni anche per gli adulti: in presenza di traffico pesante occasionale l’incidenza di bronchite cronica è del 7%; di traffico frequente del 35% e di traffico continuo dell’85%. Considerando che nei fumatori l’incidenza della bronchite cronica è del 25%, abbiamo un quadro preciso della gravità della situazione”.

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