L’Iran ha confermato di aver iniziato l’arricchimento dell’uranio in una seconda struttura – dopo quella di Natanz – in cui il materiale può essere arricchito rapidamente per un potenziale utilizzo in una bomba nucleare.
L’inviato dell’Iran presso l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) ha detto che Teheran lunedì ha iniziato la raffinazione dell’uranio presso il nuovo complesso nella località montana di Fordo. Ali Asghar Soltanieh ha detto alla Alam TV che l’arricchimento stava avvenendo sotto la supervisione dell’AIEA.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha imposto quattro serie di sanzioni contro l’Iran per essersi rifiutato di fermare l’attività di arricchimento, che può avere sia usi civili che militari. Le potenze occidentali accusano l’Iran di cercare di sviluppare un programma di armi atomiche. Teheran dice che le sue ambizioni nucleari sono pacifiche.
Gli Stati Uniti e l’Unione europea stanno aumentando le sanzioni contro l’Iran proprio per tentare di aumentare la pressione e far sospendere l’arricchimento. Il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Khamenei, ha detto lunedì che le sanzioni non raggiungeranno i loro obiettivi e ha promesso di resistere alla pressione. Le sue osservazioni sono state trasmesse dalla televisione di Stato.
All’inizio di lunedì, i diplomatici dell’AIEA hanno inoltre confermato che le centrifughe iraniane hanno iniziato a raffinare l’uranio ad una purezza del 20 per cento a Fordo, un complesso sotterraneo nei pressi della città santa sciita di Qom.
Il complesso di Fordo si trova sotto una montagna ed è meglio protetto da eventuali attacchi aerei da parte delle nazioni che non vogliono che il programma nucleare iraniano, Israele e USa in primis. L’Iran ha detto in precedenza che era in procinto di passare proprio il massimo livello di attività di arricchimento a Fordo, e non nel complesso di Natanz.
La maggior parte del lavoro presso l’impianto di Natanz ha coinvolto la raffinazione dell’uranio a una purezza relativamente bassa del 3,5 per cento. L’arricchimento al livello del 20 per cento nel complesso Fordo potrebbe ridurre il tempo necessario all’Iran per raffinare ulteriormente il materiale ad una purezza del 90 per cento, necessaria per realizzare le armi nucleari.