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La violenza nella capitale somala si intensifica

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.12.2011

Il governo somalo dice che gruppi legati ad al-Shabab hanno attaccato le proprie truppe a nord di Mogadiscio, continuando una serie di attacchi nella capitale dopo un periodo di relativa calma.

I funzionari dicono che il gruppo, legato ad al-Qaeda, sta portando avanti un’offensiva sulle posizioni tenute sul campo dal governo nel Huriwa nord e nei distretti Karan.

Entrambe le parti hanno affermato di aver causato perdite al nemico, anche se i rapporti non possono essere confermati.

Al-Shabab ha ritirato i suoi combattenti dalla capitale della Somalia nel mese di agosto dopo che il governo ha lanciato un’offensiva con l’appoggio delle truppe dell’Unione africana. Il gruppo islamico ha detto che la mossa era solo “tattica” e ha promesso di tornare.

Dalla fine di novembre, ci sono stati 15 attacchi bomba a Mogadiscio, e il governo li ha attribuiti tutti ad al-Shabab.

Nel sud della Somalia intanto oggi testimoni dicono che caccia non identificati hanno bombardato le basi di al-Shabab, uccidendo almeno una persona.

Gli aerei hanno sparato missili sulla città di Bardhere, situata sul fiume Juba, a circa 350 chilometri a ovest di Mogadiscio.

Non è chiaro chi ci sia dietro gli attacchi aerei, ma le forze militari keniane hanno condotto raid aerei nella regione negli ultimi mesi.

I militari del Kenya si sono dispiegati nel sud della Somalia nel mese di ottobre di tentare di fermare il gruppo terroristico legato ad al-Qaida, dopo averlo accusato delrapimento di alcuni stranieri sul suolo keniota. Il Kenia è preocupato soprattutto delle ripercussioni che queste azioni possono avere sul fiorente mercato turistico della zona.

I militanti dicono che stanno lottando per rovesciare il governo somalo sostenuto delle Nazioni Unite, e vuole imporre una forma rigida della legge islamica.

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