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MUOS: i lavori continuano nonostante lo stop di Crocetta

Scritto da Giulia Chiarenza il 22.04.2013

Sicilia, porta del Mediterraneo, crocevia di popoli e culture da millenni. L’isola, destinata a essere prima terra d’Europa rimane luogo di abusi e inganni. L’abuso più appariscente di questi ultimi anni si chiama MUOS (Mobile User Objective System). Un potente sistema di comunicazione e trasmissione della marina militare statunitense che prevede l’installazione di uno dei quattro terminali previsti nella Sughereta di Niscemi, una riserva naturale emozionante, offesa da smanie belliche ed eco-insostenibili.

MUOS

Si tratta di tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari con frequenze che raggiungeranno i 31 GHz accompagnate da due trasmettitori di 149 metri d’altezza per il posizionamento geografico con frequenze tra i 240 e i 315 MHz. Si tratta anche di una massiccia emissione di onde elettromagnetiche potenzialmente molto nocive per la salute dell’uomo e dell’ambiente. L’insostenibilità ambientale del MUOS e la negligenza negli studi statunitensi sono state denunciate nel novembre 2011 da un report del Politecnico di Torino, compilato dai professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu. “Con la realizzazione delle nuove antenne si verificherà un incremento medio dell’intensità del campo in prossimità delle abitazioni più vicine pari a qualche volt per metro rispetto al livello esistente”, sostengono i due ricercatori. “C’è poi il rischio di effetti acuti legati all’esposizione diretta al fascio emesso dalle parabole MUOS in seguito a malfunzionamento o a un errore di puntamento. I danni alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 Km saranno gravi e permanenti, con conseguente necrosi dei tessuti”.

Lo stesso Zucchetti un paio di giorni fa ha denunciato la sua mancata convocazione alla commissione dell’Istituto Superiore di Sanità che dovrebbe valutare gli effetti del MUOS sulla salute dei cittadini, ma che, secondo il professore, è solo “una presa in giro” e prevede già che escluderà la possibilità di conseguenze nocive legate ai campi elettromagnetici. 

L’attuale governo siciliano, tramite il presidente Crocetta, aveva chiesto la sospensione dei lavori, e, secondo quanto comunicato dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, lo scorso 29 marzo, l’aveva ottenuta. Eppure, nonostante lo stop della Regione siciliana e la mobilitazione nazionale NO-MUOS del 30 marzo che ha ribadito l’insofferenza dei cittadini, i lavori a Niscemi proseguono e vedono gli operai impegnati nell’installazione della terza torretta. Il cantiere rimane off-limits, ininterrottamente presidiato dalle forze dell’ordine e i lavori avvengono spesso in notturna, destando ulteriori sospetti tra i sostenitori dei comitati NO-MUOS sulle modalità di smaltimento dei rifiuti. 

In barba allo stop, venerdì mattina gli agenti della polizia hanno forzato il blocco degli attivisti di contrada Ulmo per permettere l’accesso al cantiere di mezzi che trasportano materiali e operai. 

Le mamme  i gli attivisti NO-MUOS sono riusciti a bloccare quattro mezzi.

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  • willy l'orbo scrive:

    Chi sono i nostri nemici?
    Da chi ci dobbiamo difendere?
    Io lo so. Il nemico è in casa nostra e si sta rendendo invisibile e letale….
    NO MUOS = NO MORTE.