NASA, crescono indiscrezioni sulla scoperta di astrobiologia.

Il viral marketing della Nasa, che terrà ormai tra poche ore una conferenza stampa su una fantomatica scoperta di astrobiologia, sta tenendo sulle spine anche i grandi giornali italiani (ma anche nel mondo anglosassone è uno stillicidio di indiscrezioni). Ormai sembra chiaro che si tratta di una scoperta di qualcosa qui sulla Terra, si è capito che la forma di vita è un microbo, e infine che c’è di mezzo l’arsenico.

C’è un elemento in più che forse molti lettori non sanno, e cioè che la ricercatrice presente alla conferenza ha già annunciato durante il 2010 di aver lavorato in un ambiente molto particolare, il lago salato Mono, in California, e ha ipotizzato, ormai molti mesi fa, che potesse essersi sviluppata una linea evolutiva in quell’ambiente salato e velenoso completamente diversa da quella che usa gli elementi fondamentali per tutte le forme viventi, quali il carbonio, l’idrogeno, l’azoto, l’ossigeno, il fosfoto e lo zolfo.

L’arsenico non è nella lista, infatti rappresenta un potente veleno per tutte le forme di vita. L’annuncio di oggi, quindi, potrebbe davvero essere una pietra miliare nell’evoluzione darwiniana e nelle possibil ricadute per quanto riguarda le ricerche di vita extraterrestre. Infatti, se l’arsenico può essere sopportato da forme di vita semplici, allora la vita può essere più comune di quanto precedentemente ipotizzato.

(2 dic. ore 19) Aggiornamento: Ecco l’articolo con la ricerca.