Tonsille linguari abnormi. Era questo il disturbo che impediva ad un bimbo di avere una vita normale a causa di gravi difficoltà respiratorie.
E’ per questo che il bimbo è stato operato in una maniera poco invasiva grazie all’uso di un robot. L’operazione è avvenuta a Forlì presso l’ospedale “Morgagni-Pierantoni”. E’ la seconda operazione di questo genere che viene realizzata in Italia.
Il bimbo, dell’età di 7 anni, aveva comnciato ad avere disturbi respiratori, fra cui apnee notturne, dall’età di 11 anni.
Per operarlo non è statonecessario intubare il bambino incidendo la trachea, operazione che nei bambini in genere non viene praticata perchè particolarmente invasiva.
L’équipe di chirurgia robotica dell’Unione operativa Orl, diretta da Claudio Vicini, e di quella di Anestesia e Rianimazione dell’ Ausl di Forlì diretta da Giorgio Gambale hanno effettuato l’operazione. L’intervento è il secondo nel suo genere in Italia.
Il dottor Vicini ha commentato: “Al di là dell’aspetto tecnologico legato all’impiego del robot, l’intera operazione è stata condotta senza dover ricorrere a tracheostomia, che sarebbe risultata particolarmente invasiva e, trattandosi di un paziente pediatrico, avrebbe comportato non pochi rischi soprattutto a distanza”.
Questi strumenti li creano i medici da mezzo milione di euro mensili o noi ricercatori Fisici e Ingegneri da un migliaio di euro al mese?
Giampaolo Muntoni