Mentre si aggrava la perdita di olio combustibile e petrolio dalla nave cargo incagliata da mercoledì scorso sugli scogli a largo delle coste neozelandesi, il capitano di una nave è stato arrestato e comparirà in tribunale mercoledì 12 ottobre.
Il cargo battente bandiera liberiana Rena, carica con circa 700 tonnellate di petrolio, ha colpito la barriera corallina al largo della Nuova Zelanda lo scorso 5 ottobre.
Funzionari marittimi dicono che la condizione della nave sta deteriorando a causa delle onde alte e dei forti venti, e circa 70 container sono caduti in mare.
I funzionari hanno anche detto che tra le 130 e le 350 tonnellate di petrolio sono fuoriuscite da una rottura dello scafo della nave container nelle ultime 24 ore presso la Baia dell’Abbondanza(Bay of Plenty), una riserva marina con un ecosistema molto fragile.
Il ministro dell’Ambiente Nick Smith ha detto che la fuoriuscita di petrolio dalla nave cargo da 47 mila tonnellate ha creato il più grave disastro ambientale marittimo nella storia della Nuova Zelanda.
Una squadra di recupero, che avrebbe dovuto trasferire il petrolio dal Rena su un’altra nave cisterna ha dovuto essere evacuata definitivamente oggi martedì 11 ottobre a causa del maltempo.
I funzionari della sanità hanno ordinato ai residenti di rimanere lontano dalle spiagge e dal mare, e di non toccare nulla su cui vi sia petrolio depositato.