Fa il giro del mondo la storia del pensionato di Carrara che denuncia l’azienda ospedaliera locale per avergli somministrato una medicina contro il Parkinson che lo ha fatto diventare, secondo lui, un giocatore forsennato. Tanto da perdere 300 mila euro. I quotidiani europei, infatti, riportano la notizia singolare che, però, ha dei precedenti negli Stati Uniti, dove nel 2008 un poliziotto in pensione di Milwaukee, nel Wisconsin, Gary Charbonneau, aveva fatto causa contro la Boeringher Ingelheim e aveva ottenuto 204mila dollari come risarcimento delle sue perdite al gioco, 175mila per le sofferenze subite e ulteriori danni punitivi di 7,8 milioni.
Tornando in Italia, il settantenne Paolo Chisci ha speso una fortuna al gioco, circa 300mila euro, tra lotterie istantanee e slot machine. Era arrivato a grattare fino a 500 gratta e vinci al giorno, prima che la famiglia scoprisse che l’induzione compulsiva al gioco è uno degli effetti collaterali dei farmaci dopamino-agonistici.
La causa civile, avviata già due anni fa, è arrivata finalemtne in tribunale, e da qui sui giornali italiani ed europei.