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Phobos-Grunt cadrà il 15 gennaio (con 8 tonnellate di idrazina)

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.01.2012

La sonda spaziale russa lanciata lo scorso 8 novembre dal Kazakistan, e in cui l’Agenzia Spaziale Europea aveva investito diverse decine di milioni di euro, ricadrà presto a terra molto a causa di un malfunzionamento che non gli ha permesso per partire per la sua missione sul satellite di Marte, Phobos.

Phobos-Grunt (grunt è il nome russo per dire terra o suolo), mirava ad un ambizioso atterraggio sulla luna di Marte, Phobos, per poi riportare dei cambioni di sulo sulla Terra.

Purtroppo, la sonda ha raggiunto l’orbita attorno alla Terra ma non è riuscita ad accendere il razzo che l’avrebbe mandata, dopo otto mesi di viaggio, alla sua destinazione. La causa del fallimento è ora oggetto di un’inchiesta aperta da parte dei funzionari spaziale russa.

Dopo settimane di tentativi per ristabilire le comunicazioni radio con l’Agenzia spaziale europea e coi trasmettitori della NASA, e dopo fugaci accenni di contatto, i funzionari dell’agenzia spaziale russa hanno dichiarato la missione fallita.

Sulla base delle relazioni del Comando Strategico degli Stati Uniti l’orbita del satellite è in costante declino.

La sonda contiene circa 8 tonnellate di idrazina, il combustibile che doveva servire a portarla su Phobos, ma che ora è solo una bella grana per l’atmosfera terrestre, essendo molto tossico. Probabilmente la sonda cadrà intorno il prossimo 15 gennaio, secondo i calcoli dei russi.

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