Si è aperta ieri a Chieti Ecotur 2012, borsa internazionale del turismo natura e si concluderà domani.
Alla manifestazione partecipano 150 espositori italiani, imprenditori del settore ricettivo provenienti da 18 regioni, 50 centri storici accolti nel club Anci dei Borghi più belli d’Italia; sono presenti anche 13 Paesi europei con alcuni tour operator in rappresentanza.
Stamane è stato presentato il IX Rapporto Ecotur, redatto da Istat, Enit e Università de L’Aquila sul turismo natura. Secondo lo studio il turismo verde in Italia ha mantenuto ritmi di crescita anche negli anni di crisi internazionale.
Abbiamo il piacere di pubblicare di seguito un intervento del professor Tommaso Paolini, docente di Economia del Turismo all’Universita’ dell’Aquila e coordinatore del rapporto Ecotur.
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Pure se gli studi, le analisi e gli articoli sulla stampa specializzata e non, che hanno per oggetto la dimensione economica di mercato del fenomeno turistico, non di rado utilizzano un linguaggio iperbolico per enfatizzare ora l’aspetto negativo ora quello positivo conoscendo poco le vie di mezzo, dobbiamo dire che il fenomeno turistico in Italia vive ancora una fase di incertezza dovuta all’onda lunga della crisi economica domestica e globale che ancora sta facendo sentire gli effetti sui flussi turistici.
In un quadro ancora così incerto e titubante, una delle poche tipologie turistiche in ascesa, capace di trainare il turismo come fenomeno generale, di abituare le giovani generazioni all’amore per la natura e di radicare sempre più nella mentalità, nell’atteggiamento e nell’agire degli operatori e dei fruitori il rispetto della natura quale condizione necessaria per assicurare nel tempo la redditività delle attività turistiche e la continuità del turismo stesso è costituita dal turismo natura, da quel turismo cioè la cui motivazione principale alla vacanza è rappresentata dall’osservazione e dal godimento della natura e della cultura tradizionale.
Figura 1
Figura 2
Nel 2011 i flussi turistici natura sono ancora aumentati (fig. 1), pure se con un tasso di incremento marginale, arrivando a superare il muro di 99.100.000 presenze nelle strutture ricettive dei parchi nazionali e regionali e delle altre aree protette (fig. 2).
Tale risultato è la conseguenza di un incremento delle presenze straniere del 2% e di una diminuzione di quelle nazionali dell’1% che ha portato l’indice di internazionalizzazione, che misura il peso delle presenze straniere su ogni 100 presenze totali, a raggiungere la soglia del 37,5%.
Figura 3
Pure il fatturato generato dai flussi turistici natura nel 2011 è in aumento, anche se di poco rispetto al 2010, e ha superato i 10,7 miliardi di € (fig. 4).
Figura 4
I parchi nazionali più richiesti ai Tour operator nazionali sono quelli storici: il PN d’Abruzzo e quello del Gran Paradiso, mentre tra i parchi regionali svetta senza confronti quello dell’Etna. Dai Tour operetor stranieri i parchi più richiesti sono quello delle 5Terre e delle Dolomiti Bellunesi. Le fig 5 e 6, tratte dal 9° Rapporto sul Turismo Natura che sarà presentato oggi a Chieti durante la XXII edizione di Ecotur, li visualizzano in maniera immediata.
Figura 5
Figura 6 I parchi più richiesti dai Tour operator stranieri
Sempre sfogliando il 9° Rapporto sul Turismo Natura, il cui Comitato scientifico è composto dall’Università dell’Aquila, dall’Istat, dall’Enit, dalla Regione Abruzzo e da InFiera srl, possiamo vedere che le strutture ricettive più richieste rimangono quelle alberghiere, pure se tallonate da presso dai B&B e dagli agriturismi, tipologie ricettive che negli ultimi anni hanno messo a segno incrementi sensibili (fig. 7).
Figura 7
Cosa ci aspetta nel 2012? E’ molto difficile azzardare previsioni in presenza di un quadro politico, economico, finanziario e sociale alquanto incerto e mutevole. Una cosa è certa: il turismo natura riuscirà almeno a mantenere le posizioni già raggiungere, se non ancora a migliorarle.
Professor Tommaso Paolini