Secondo il rapporto di UNAIDS (Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’Hiv/Aids) il 2011 è un anno di svolta per l’AIDS. Infatti si è raggiunto il numero più basso di decessi dal picco della malattia.
Le nuove infezioni si sono ridotte di oltre il 20% dal 1997 e i decessi si sono ridotti di oltre il 2o% dal 2005.
“Anche in una crisi finanziaria molto difficile, i paesi stanno avendo importanti risultati nella risposta all’AIDS.”, Ha detto Michel Sidibé, direttore esecutivo di Unaids. “Abbiamo visto un massiccio accesso alle cure contro l’HIV, una malattia che ha avuto un effetto drammatico sulla vita delle persone ovunque”.
Secondo l’UNAIDS e l’ OMS , il 47% (6,6 milioni) dei circa 14,2 milioni delle persone che hanno bisogno di cure nei paesi a basso e medio reddito hanno avuto accesso alla terapia antiretrovirale salvavita nel 2010, con un incremento di 1,35 milioni dal 2009. Il rapporto del 2010 evidenzia anche che ci sono i primi segni che il trattamento dell’HIV sta avendo un impatto significativo sulla riduzione del numero di nuove infezioni da HIV.
Le persone che vivono con l’HIV vivono più a lungo e i decessi sono in declino grazie alla terapia antiretrovirale salvavita. Globalmente è stato stimato che 34 milioni di persone avevano contratto l’HIV nel 2010, e dal 2005, i decessi correlati all’AIDS sono diminuiti da 2,2 milioni a 1,8 milioni nel 2010. Circa 2,5 milioni di decessi si stima siano state evitati nei paesi a basso e medio reddito grazie a un maggiore accesso alle cure contro l’HIV dal 1995.
Nuove infezioni da HIV sono state significativamente ridotte o si sono stabilizzate in molte parti del mondo. Nell’Africa sub-sahariana il numero di nuove infezioni da HIV è sceso di oltre il 26% dal 1997.
However, the number of new HIV infections continues to rise in Eastern Europe and Central Asia, Oceania and Middle-East and North Africa, while it has remained stable in other regions of the world.
Al contrario, il numero di nuove infezioni da HIV continua a crescere nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale, in Oceania e nel Nord-Est della Africa, mentre rimane stabile nelle altre regioni del mondo.