Un emendamento del 27 novembre dei senatori Paravia e Ghigo rischia di mandare in tilt il trasporto durante i mesi freddi. Infatti la modifica prevede la delega della scelta di applicazione dell’obbligo di catene a bordo fuori dai centri abitati direttamente all’ente proprietario della strada, cosa che di fatto obbligherebbe gli automobilisti a mondare pneumatici da neve.
La notizia rimbalza dall’Asaps, l’associazione sostenitori della Polstrada, che chiede che “il Parlamento non approvi un emendamento che risponde ad esclusive logiche di interessi settoriali e non di sicurezza e di lasciare l’utilizzo delle catene così come è previsto dalla normativa attuale”.
Anche il Codacons conferma l’esistenza dell’emendamento, ed è contraria all’ipotesi. Si legge infatti in un suo comunicato: “E’ in arrivo sul fronte dei trasporti un provvedimento iniquo, ingiusto e palesemente dannoso per i cittadini italiani. Nella bozza del maxi emendamento del Governo al disegno di legge n. 3533 di conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.179, recante ‘Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese’, è inserito un comma che obbligherà gli automobilisti ad utilizzare solo ed esclusivamente pneumatici invernali fuori dai centri abitati.”
Secondo l’Asaps, l’applicazione della nuova legge diventerebbe un incubo per la polizia stradale, in quanto potrebbero esserci casi in cui una provincia preveda l’obbligo delle catene mentre la provincia confinante non lo preveda. Stesso problema per diverse concessionarie autostradali confinanti. “Questo ovviamente significherebbe di fatto obbligo di pneumatici da neve per tutti e ovunque, a meno che un conducente non pensi di autolimitarsi e percorrere il solo tratto di strada provinciale, statale o autostrada non sottoposta a tale vincolo. Peraltro l’utilizzo in esclusiva impedirebbe alla Polizia per situazioni estreme nei passi di montagna di richiedere comunque il montaggio della catene, essenziali in particolare per i veicoli pesanti non appena una salita supera il 2% di pendenza”, ha dichiarato l’Asaps.
Secondo il Codacons la misura è “un maxi regalo milionario alle aziende che producono pneumatici termici, e non produrrà alcun miglioramento sul fronte della sicurezza stradale”. Lo ha detto il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, attraverso un comunicato.
Il Codacons presenterà un esposto contro l’obbligo, “per verificare se questo configuri un ingiusto beneficio a favore delle aziende del settore, e impugnerà nelle sedi opportune il provvedimento allo scopo di impedirne l’applicazione”.
Ennesima tassa per noi.Sicome non sanno piu dove prendere i soldi eco qui la nuova normativa.Ora mai i soldi non li abbiamo piu li devono mettere loro sul tavolo.Ci hanno preso quasi tutto per potere risanare l’italia e va bene (quasi)addesso che toccherebbe a loro cosa fanno:vogliono mandare a casa il governo tecnico e fare le elezioni sempre con i nostri soldi. Basta basta basta
All’inizio del 2013 ci sarà’ a Lussemburgo la presentazione dell’auto ad aria compressa ma non se ne parla neanche delle 20 fabbriche che ci saranno in Italia d’ala metà’ del 2013 cercate su auto Ris compressa
Saluti.
E’ vergognoso si è andato avanto cosi per anni e ora,molto probabilmente perche questi due politici hanno interessi economici,ci obblighino a pagare nuovi pneumatici ecc..
E’ ora di finirla di mettere le mani nelle tasche dei cittadini italiani.
Perchè non si riducono lo stipendio loro?
percho non si comprano una macchina propria per andare in parlamento?per non parlare dei pranzi,degli alberghi di lusso e dei viaggi.
POLITICI:ANDATE A LAVORARE!!!
ANCORA UNA MEGA TRUFFA CONTRO TUTTI GLI AUTOMOBILISTI, ANDIAMO IN PIAZZA A FARE CASINO NON PERMETTIAMO QUESTE RAPINE SIAMO STANCHI DI QUESTE TASSE FARE GIRARE LA NOTIZIA GOMME TERMICHE NO!!!
I CITTADINI Paravia e Ghigo hanno per caso qualche interesse su chi costruisce i copertoni ?
era meglio se munivano i comuni e le province di spazzanevi e operai..
Considerato il Q.I. della stragrande parte dei politici vicino allo Zero assoluto, questi due dimostrano che, quando si è raggiunto il fondo dell’idiozia, si può sempre cominciare a scavare.