Il primo problema riscontrato sul rover Curiosity è la rottura i un sensore per rilevare il vento, molto probabilmente durante l’atterraggio. La missione della NASA si è quindi scontrata con il suo primo problema, dopo un atterraggio perfetto e tutte le procedure andate esattamente come previsto dagli ingegneri.
Durante uno dei tanti test di funzionamento, gli scienziati hanno trovato che una delle due serie di sensori del vento non sta fornendo dati.
‘Una possibilità è che i ciottoli mossi dai retrorazzi della capsula durante l’atterraggio abbia colpito i delicati circuiti su uno dei due bracci REMS,’ ha detto il vice Project Scientist Ashwin Vasavada, del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
Un’immagine giunta qualche giorno fa del braccio esteso di Curiosity, con lo sfondo del desolato paesaggio marziano, mostra il braccio coi sensori del vento danneggiati.
Per fortuna ci sono due serie di sensori, una delle quali funziona correttamente. “Dovremo essere più bravi ad usare il sensore rimanente per ottenere la velocità e la direzione del vento.”
La velocità e direzione del vento all’interno del cratere Gale, situato vicino all’equatore del pianeta, è cruciale per i ricercatori.
Gli scienziati sospettano che i venti molto tempo fa circolassero all’interno del cratere, trasportando sedimenti che alla fine hanno formato il monte Sharp, che sorge poco sopra il bordo del bacino. E’ probabile che i venti svolgano anche un ruolo nella formazione delle dune di sabbia attorno al Monte Sharp oggi.
“Vogliamo capire la quantità di sedimenti che si muove oggi, cosa è in grado di fare e poi cercheremo di proiettare questi dati indietro nel tempo, usando le nostre simulazioni al computer, per capire fondamentalmente come si è formato il tumulo di sedimenti che vediamo oggi”, ha detto Vasavada.
Fino ad ora, il sensore del vento è stato l’unico strumento di Curiosity che non funziona correttamente. Non male, per un rover di 900 chili con decine e decine di strumenti scientifici a bordo atterrato su un altro pianeta.