Un fiume dell'Amazzonia dal satellite - fonte Wikipedia
Il governo brasiliano ha annunciato di aver stanziato l’equivalente di circa 10 milioni di euro per far fronte al’emergenza siccità in Amazzonia, la regione in cui scorre il Rio delle Amazzoni e definito il polmone verde del pianeta.
Molti villaggi situati in regioni remote e raggiungibili solo attraverso i corsi d’acqua, ora a secco, vengono riforniti attraverso voli speciali. Inoltre, i fondi serviranno per rifornire di acqua purificata e di cibo le popolazioni colpite. Il governo si aspetta di inviare 500 tonnellate di aiuti alimentari.
A Maunus, la capitale dello stato di Amazonas, il livello delle acque è sceso al minimo dal 1963, la peggiore siccità da 47 anni.
In Amazzonia 27 città hanno chiesto lo stato di emergenza a causa della cronica mancanza d’acqua.
Molti affluenti del Rio delle Amazzoni sono completamente asciutti, paralizzando così il trasporto fluviale e l’industria del pesce.
Adesso non resta che attendere la stagione delle piogge, prevista per novembre.
I gruppi ambientalisti dicono da tempo che il Rio delle Amazzoni e l’intera regione non sono esenti dal cambiamento climatico, e che sempre più spesso si ripresenteranno fenomeni simili.
Col termine Amazzonia si indica una regione pluviale del Sudamerica, in gran parte facente parte del Brasile, ma che copre anche parti di altri stati, tra cui Perù e Colombia, e in cui scorre il secondo fiume più lungo del mondo, il Rio delle Amazzoni, secondo solo al Nilo. Essendo a ridosso dell’equatore terrestre, il clima della regione presenta sostanzialmente due stagioni, una secca, che sta per terminare, e una umida.