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Siccità in Italia, allarme Po dalla Coldiretti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.01.2012

Siccità, è allarme per il Po(aggiornamento) E’ allarme siccità in Italia a causa della manzanza di precipitazioni, inferiori del 71% rispetto alla media del periodo.

In particolare è il bacino del Po a soffrire. Dopo la mancanza di precipitazioni che ha caratterizzato l’autunno scorso, anche il 2012 è stato infatti segnato dall’assenza di pioggia che sta provocando un allarme generalizzato sulla situazione dei principali bacini idrici e dei terreni, anche perché è mancata la neve che rappresenta una importante scorta per le riserve idriche.

Ad esempio il Po nella zona di Parma è ad un livello paragonabile a quello del periodo estivo mentre nella diga di Ridracoli che garantisce la disponibilità idrica in tutta la Romagna ci sono solo 9,3 milioni di metri cubi di acqua, appena un terzo di quella presente normalmente in questo periodo.

L’analisi della Coldiretti evidenzia che la situazione è aggravata dal fatto che lo scorso anno le precipitazioni sono anche dimezzate al centro, con un calo medio del 13% sul territorio nazionale sulla base dei dati Isac-Cnr.

In queste zone – sottolinea la Coldiretti – si parla già nell’immediato di razionamento dell’acqua con una situazione destinata ad aggravarsi notevolmente con l’arrivo della primavera. Nelle campagne – conclude la Coldiretti – i terreni induriti dalla siccità rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fese di crescita primaverile estiva.

A Piacenza, secondo i dati del consorzio di Bonifica, la situazione delle risorse irrigue della provincia risulta essere nettamente al di sotto delle medie stagionali; infatti i livelli delle dighe di Mignano e di Molato, vere riserve idriche del territorio provinciale, sono rispettivamente a un quarto e a un decimo della media stagionale.

Nella zona di Parma il Po è ad un livello paragonabile a quello del periodo estivo, mentre nella diga di Ridracoli che garantisce la disponibilità idrica in tutta la Romagna ci sono solo 9,3 milioni di metri cubi di acqua, appena un terzo di quella presente normalmente in questo periodo.

Se non arrivano presto precipitazioni, il risultato sarà che in queste zone – sottolinea la Coldiretti – la situazione è destinata ad aggravarsi notevolmente con l’arrivo della primavera. Nelle campagne – conclude la Coldiretti – i terreni induriti dalla siccità rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fese di crescita primaverile estiva.

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