Siria, governo continua a sparare. Rapporto parla di armi dall’Iran

Attivisti siriani sostengono che il governo ha proseguito in bombardamenti e sparatorie che avrebbero ucciso almeno nove persone in tutto il paese mercoledì, la maggior parte di loro in un’area dove anche gli osservatori militari delle Nazioni Unite sono finiti in una sparatoria martedì. Intanto, un rapporto confidenziale di un gruppo di esperti dimostrerebbe l’Iran avrebbe fornito armi al governo siriano, in violazione dell’embargo internazionale.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco nella città nord-occidentale di Khan Sheikhoun, uccidendo cinque persone, dopo che almeno 20 persone sono state uccise in un corteo funebre.

Sei osservatori delle Nazioni Unite che stavano visitando la città al momento dell’incidente martedì hanno passato la notte con gli attivisti dell’opposizione, che hanno detto di aver protetto gli stranieri. Il convoglio delle Nazioni Unite è stato colpito da una bomba poco dopo la sparatoria di martedì, ma nessuno degli osservatori è rimasto ferito. Non è chiaro chi ha causato l’esplosione.

Il capo della missione delle Nazioni Unite Robert Mood, un generale norvegese, ha detto Mercoledì che gli osservatori sono stati trattati bene e sono stati fatti tornare alla base. Inoltre ha espresso gratitudine al governo siriano per aver “facilitato” la partenza degli osservatori da Khan Sheikhoun.

Il personale delle Nazioni Unite fa parte di un più ampio gruppo di osservatori che sono stati inviati in tutta la Siria per valutare il rispetto da parte del governo e dei ribelli della fragile tregua ottenuta da Kofi Annan.

La Cnn ha intanto diffuso la notizia – citando un diplomatico occidentale che ha chiesto di restare anonimo – che ci sarebbe un dossier sulle scrivanie del comitato del Consiglio di sicurezza Onu che monitora le sanzioni contro Teheran, con le prove che l’Iran starebbe fornendo armi (si parla di due consegne di armi documentate) al governo siriano.