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Sla, trapianto di cellule cerebrali nel midollo osseo di un paziente

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.06.2012

staminali

Sperimentato a Terni il primo trapianto di cellule cerebrali da un feto morto su un paziente affetto da SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica.
La sperimentazione che è la conseguenza di un progetto inziato nel 2006 che si muove nella direzione di attenuare gli effetti della malattia agendo sui motoneuroni. Per ora i medici osserveranno le eventuali reazioni sui pazienti.

La SLA è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, responsabili del movimento dei muscoli. E’ una malattia rara, colpisce infatti 1-3 casi ogni 100.000 l’anno. I sintomi sono atrofia muscolare, crampi e difficoltà ad articolare le parole.

L’intervento è stato eseguito da un’équipe coordinata da Angelo Vescovi, direttore dell’Ircss Casa sollievo della sofferenza di San Pio (San Giovanni Rotondo) e, per la parte neurologica, da Letizia Mazzini responsabile del Centro Esperto Sla afferente alla Clinica Neurologica di Novara. Le cellule cerebrali sono state prelevate da un feto morto per cause naturali: con le cellule da questo donatore sarà possibile effettuare l’intervento sugli altri 17 pazienti arruolati per il progetto e anche per la fase successiva della sperimentazione, che è stata approvata dall’Istituto Superiore della Sanità.

Nel paziente dunque sono state iniettate, con tre diverse iniezioni nel midollo osseo, circa due milioni e mezzo di cellule. La speranza è che queste cellule possano rallentare il processo degenerativo dei motoneuroni, la cui morte provoca la paralisi nei malati di SLA.

Per ora la sperimentazione si trova nella sua fase 1 e quindi i medici valutano la procedura di trapianto e monitorano la sicurezza delle cellule iniettate.

Il progetto, che era già stato annunciato a marzo da Angelo Vescovi è stato promosso da associazione Neurothon Onlus (www.neurothon.com), il Centro SLA dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, la Fondazione Cellule Staminali (www.cellulestaminaliterni.it), l’Associazione Pro Roberto onlus di Gavoi (Nuoro),la Fondazione Stefano Borgonovo (Milano) e la Fondazione Milan.

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  • luciadallalibera scrive:

    sono entusiasta x i progressi fatti,mi domando pero’ xchè nessuno prova a rigenerare il nervo acustico con le cellule staminali?Sono una mamma con sclerosi degenerativa del nervo acustico purtroppo ereditata dal mio papà.Ormai la mia vita è rovinata,ma i miei figli che futuro avranno?
    Dopo tante battaglie ho ottenuto l’invalidità, ma invece di essere tutelata mi sento abbandonata xchè nessuno mi da un lavoro pur avendo tantissime energie.