La Puglia ha il centro in cui vengono fatte più donazioni di sangue del cordone ombelicale in Italia, grazie al centro di San Giovanni Rotondo, Foggia. Intanto nasce il portale nazionale dell’associazione ADOCES.
Riporta l’AGI: “Si tratta di ottimi risultati – ha spiegato l’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, intervenuto oggi alla presentazione della campagna per la donazione di sangue cordonale – ed è giusto farlo sapere in una fase in cui si moltiplicano le critiche, anche ingiuste, al sistema sanitario pubblico. Abbiamo fatto un grosso sforzo di coordinamento con le associazione e la risposta delle mamme è stata di alto livello”.
L’ematologo Michele Scelsi ha detto, sempre in una nota dell’AGI, che “la grande varietà genetica della popolazione pugliese rende più facile a livello mondiale trovare malati che necessitano delle nostre donazioni. Lo scorso luglio una unità di sangue compatibile è stata inviata a Nancy, in Francia, e ha salvato la vita a un paziente. Ma arrivano in Puglia unità per i nostri malati da Sidney, in Australia”.
Il direttore della banca del cordone ombelicale, Lazzaro Di Mauro, ha spiegato quali sono le malattie curabili con l’utilizzo delle cellule del sangue staminale: “Soprattutto i bambini affetti da leucemie, malattie ematiche, dismetaboliche, immunologiche e linfomi possono essere curati. Ma ci tengo a ribadire che nel 2009 la nostra e’ stata la prima banca, all’avanguardia per qualità e impianti, per numero di donazioni”. La donazione è solidaristica (ovvero, destinata a tutti i potenziali pazienti in tutto il mondo) ed è gratuita, mentre non è possibile la donazione autologa (destinata al solo bambino al quale il cordone viene prelevato), perché sconsigliata a livello clinico internazionale: la conservazione personale di sangue cordonale in Italia è quindi vietata.
Ma la conservazione e la donazione di cellule staminali da cordone ombelicale sono ancora poco conosciute dagli italiani: secondo una ricerca condotta dalla Survey di Future Health, le informazioni diffuse dal Ministero della salute italiano sull’argomento sono considerate insufficienti o poco chiare (92%) dai papà e mamme italiani. Medici (36%) e passaparola di amici e conoscenti (28%), ma anche carta stampata, pubblicità e web sono le principali fonti di notizie, ma la scarsa conoscenza sull’argomento resta l’ostacolo principale alla scelta di donare il cordone ombelicale (41%), insieme al fattore economico (32,3%) e all’iter burocratico troppo complesso (24,5%). Nonostante questo, il 98% degli intervistati si dichiara disponibile a effettuare la conservazione o la donazione del cordone ombelicale. Una occasione da non sprecare.
Per questo la Federazione italiana Adoces (Associazione donatori cellule staminali) ha lanciato un portale specifico, all’indirizzo www.adoces.it/donazione-sangue-cordone/, per attivare una campagna informativa ad hoc rivolta a tutti i futuri genitori che vogliono vederci chiaro sui possibili impieghi del sangue cordonale.