Condizioni disumane per i carcerati italiani. Ha decretarlo è la Corte per i diritti umani di Strasburgo che ha condannato l’Italia a risarcire per 100.000 euro 6 detenuti che avevano fatto ricorso.
Le condizioni dei detenuti in Italia sono un problema serio dovuto alla scarsità di strutture disponibili. E’ per questo che, stando a quanto denunciato dai detenuti e poi riconosciuto dalla corte, può capitare che un detenuto si trovi a poter abitare in meno di tre metri quadrati: condizioni che sono disumane.
Già il Partito Radicale da tempo si occupa dell’argomento e Marco Pannella ha intrapreso diversi scioperi della fame e della sete, l’ultimo a Natale, definendo quella delle carceri una “flagranza da quinto mondo”2.
Il ministro Severino si è detta invece avvilita, ma non stupita, in quanto la situazione delle carceri in Italia è tristemente nota e purtroppo, nei tredici mesi di Governo Monti, si è riusciti a portare il numero di detenuti da 68.047 a 65.725, ma questo certo non ha risolto il problema che secondo la Corte di Strasburgo, nel caso dell’Italia, è strutturale.
Siccome sono 550 i ricorsi inviati alla Corte di Strasburgo, la Corte ha chiesto all’Italia di dotarsi di un sistema che consenta ai detenuti di ricorrere per chiedere i propri diritti all’interno del sistema Italia, senza dover ricorrere all’Europa.