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Terre rare, UE, USA e Giappone fanno causa alla Cina

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.03.2012

Terre rareStati Uniti, Unione europea e Giappone vogliono giocare duro sul comportamento della Cina nell’esportazione delle terre rare, ed hanno annunciato che oggi depositeranno un fascicolo sugli episodi di restrizione delle esportazioni cinesi sui minerali, che sono cruciali per la produzione di molti dispositivi ad alta tecnologia.

L’annuncio arriva da un alto funzionario dell’amministrazione Obama, e la Cina ha prontamente risposto attraverso l’Agenzia di Stampa ufficiale,  Xinhua, che tale azione potrebbe danneggiare le relazioni bilaterali USA-Cina.

Gli Stati Uniti, l’Unione europea e il Giappone hanno presentato il fascicolo con le accuse presso il WTO, l’organizzazione internazionale per il commercio, di cui anche la Cina fa parte. Le esportazioni cinesi delle terre rare sono cruciali per la produzione di numerosi dispositivi high-tech, e in passato ci sono stati rallentamenti alle esportazioni che, secondo UE, USA e Giappone, avrebbero violato i trattati.

L’azione ha lo scopo di spingere la Cina ad alzare i limiti all’esportazione di questi minerali, senza i quali è impossibile produrre alcuni componenti elettronici al di fuori della Cina.

La produzione cinese di terre rare è arrivata al 97% di tutte le terre rare estratte nel mondo. I materiali vengono utilizzati in prodotti tra cui televisori a schermo piatto, smartphone, batterie per auto ibride, turbine eoliche, illuminazione a basso consumo energetico, elettronica e componenti auto.

“Insieme con gli Stati Uniti e il Giappone, l’Unione europea ha formalmente chiesto le consultazioni per risolvere le controversie con la Cina presso l’Organizzazione mondiale del commercio”, dice la nota.

L’Unione europea ha detto che la richiesta riguarda varie materie prime,  come tungsteno e molibdeno, tra cui ci sono anche 17 tipi di terre rare (tra cui cerio, neodimio e disprosio).

Tungsteno è usato nella tecnologia dell’illuminazione, nell’elettronica e nelle tecnologie automotive, aerospaziale e medica, ha detto l’UE, e la Cina produce il 91% di tungsteno del mondo.

Il molibdeno è un elemento metallico utilizzato per i filamenti di lampadine. La Cina produce il 36% di molibdeno del mondo, sempre secondo l’UE.

La Cina ha immediatamente risposto attraverso Liu Weimin, un portavoce del ministero cinese degli Affari Esteri, che durante una conferenza stampa ha detto che il paese sta svolgendo le pratiche di esportazione dei minerali secondo le regole.

Gli Stati Uniti accusano la Cina di starsi accaparrando i preziosi minerali per uso proprio, ostacolando il libero commercio.

Secondo le regole del WTO, la Cina avrà 10 giorni per rispondere e deve dialogare con le altre parti in causa entro due mesi.

Nel 2010, la Cina temporaneamente sospeso le spedizioni di terre rare verso il Giappone, provocando un brusco picco nei prezzi dei minerali.

L’Unione europea ha detto di aver sollevato più volte la questione con la Cina nel corso degli ultimi anni senza successo. Se non si troverà una soluzione, la controversia andrà a finire sul tavolo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha detto la UE.

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