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Videogiochi utili per la riabilitazione di pazienti affetti da ictus

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.07.2012
Wii utilizzato per la riabilitazione di pazienti affetti da ictus

Wii utilizzato per la riabilitazione di pazienti affetti da ictus

I ricercatori hanno scoperto un nuovo metodo di riabilitazione per ictus: giocare ai videogiochi. In un programma di riabilitazione sperimentale australiano è infatti finita anche la nota console di videogiochi. Il programma si chiama “Wii-based Movement Therapy”, ed i ricercatori sostengono che aiuta effettivamente le vittime di ictus a migliorare le proprie capacità.

L’insolita terapia, dicono i ricercatori, agisce come uno strumento utile ad aiutare il paziente a ripristinare la sua forza e l’abilità nei movimenti.

Il team di ricercatori che ha progettato la nuova tecnologia sta lavorando sotto la guida di Penelope McNulty, medico presso il Neuroscience Research in Australia.

I ricercatori hanno eseguito un intenso programma di formazione di due settimane in cui hanno fatto giocare i pazienti colpiti da ictus con i videogiochi che utilizzano la console Nintendo Wii. Gli scienziati hanno notato che la nuova tecnologia ha indotto i pazienti a migliorare la resistenza muscolare delle braccia e delle mani.

McNulty ha spiegato che la nuova terapia con la console Wii “è poco costosa, facile da usare e, cosa molto importante, divertente. Questo tipo di riabilitazione motiva i partecipanti di completare effettivamente la loro terapia, che è essenziale per un recupero al massimo delle potenzialità.”

Gli stessi risultati sono stati mostrati ad un convegno medico che si è tenuto recentemente a Brisbane, sempre in Australia.

I ricercatori affermano che anche se la terapia con i videogioci ha aiutato i pazienti a riacquistare funzionamento dei loro arti, occorreranno ulteriori studi (alcuni dei quali già in corso) per capire esattamente perché la terapia funziona meglio di altre tecniche riabilitative, anche se le ipotesi sono il maggiore coinvolgimento emotivo e l’immersione nel gioco, che fanno dimenticare ai pazienti di star facendo riabilitazione.

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