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Cantando sotto la doccia: elogio delle energie alternative

Scritto da Maria Rosa Pantè il 17.01.2017

Fa freddo, d’altra parte è inverno. C’è la neve, anche se per essere in Piemonte ai piedi del Monte Rosa , la neve per ora è davvero poca. Quest’anno ho atteso il freddo con trepidazione e anche curiosità.

Ho cambiato casa, abito in una casa grande (perché ho scelto una casa grande lo dirò un’altra volta), una casa grande che dà su un bel terreno, ho vicini, ma nessuna casa tocca la mia. Abbiamo alberi dovunque. Insomma un luogo freddo e una casa grande.

Quando l’ho acquistata non ho pensato ai consumi energetici, mi piaceva, mi serviva grande, mi serviva col giardino e l’ho presa.

Poi sono venuti i guai, perché era riscaldata a GPL, costosissimo. Costosissimo. Lo ridico? Costosissimo.

Impensabile riscaldare la casa con questo sistema. I precedenti proprietari la usavano come casa per le vacanze. Dunque ho dovuto ricorrere a sistemi alternativi.

Non un camino, che comunque è inquinante. Non caldaie a pellet, inquinanti e poi difficili da gestire. Devi trovare il pellet, devi avere un posto dove metterlo, devi caricare la caldaia.

La possibilità era dunque di trovare un sistema integrato: scaldare con energie alternative e disperdere il meno possibile.

L’avete capito, parlo di case passive.

La mia, essendo ristrutturata, non è una casa passiva vera, perché fare il cappotto diventava davvero troppo dispendioso e poi io compulsivamente apro le finestre e dormo anche d’inverno con la finestra un poco aperta.

Abbiamo però, con l’ingegnere termotecnico che ha progettato e seguito i lavori, deciso di isolare il tetto. E l’abbiamo isolato parecchio. Poi abbiamo isolato terrazzi e luoghi esterni. E infine abbiamo scelto la pompa di calore alimentata dal fotovoltaico.

Per fortuna abbiamo nel terreno l’acqua, quindi abbiamo scavato un pozzo e scaldiamo la casa con l’acqua, anzi col calore della terra che viene incamerato e rilasciato dall’acqua. E tutto è alimentato dalla luce del sole.

C’è il problema della notte, ma valuteremo le nuove frontiere del riscaldamento geotermico e fotovoltaico, provando una batteria per conservare di notte l’energia prodotta durante il giorno dal sole e dalla luce in genere.

Vi descrivo tutto in modo molto approssimativo dal punto di vista scientifico. Il risultato m’è parso però stupefacente, quando, in una di queste giornate gelide, facevo la doccia. L’acqua era caldissima, era l’acqua riscaldata dal sole e dalla pompa di calore. Non bruciava nulla, nulla in un certo senso soffriva per causa mia.

Ero così contenta, così immersa nei miei pensieri che quasi mi scottavo.

Perchè il mio impianto è efficiente davvero.

Consiglio a tutti di verificare le possibilità offerte dalle energie alternative. Giova ricordare che ci sono ancora gli incentivi fiscali. E la Terra, proprio lei, ci sarà grata.

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