Spesso me lo chiedo. Chissà come mai continua ad accadere.
Come sia possibile che un leone si faccia domare da un essere umano più debole di lui.
O come un popolo intero si faccia guidare alla rovina da un dittatore.
O come pochi possiedano molto e molti si lascino schiavizzare da pochi.
Insomma come è nata, cosa ha reso possibile, perché esiste la prevaricazione.
Perché qualcuno è diventato ricco, ricchissimo e qualcuno (molti purtroppo) muore di fame.
Perché qualcuno tortura e violenta e uccide e molti si lasciano torturare, uccidere, violentare.
Perché l’ingiustizia.
Perché la bilancia pende sempre da una parte, non è quasi mai, nei casi umani, equilibrata.
Due pesi due misure.
Perché pare che il crudele prevalga sul giusto.
Pare perché di fatto non sempre è così. Forse quasi mai.
Perché la bontà è desueta, ridicolizzata, snobbata.
Perché la mitezza è considerata debolezza.
Perché il Discorso della Montagna di Gesù, le Beatitudini siano sempre la proposta di una umanità rivoluzionaria.
Io ritengo, quello proposto da Gesù, l’unico essere umano rivoluzionario.
E salvifico.
(Spesso penso che potrebbe salvarci un essere umano infine più femminile che maschile.Visto quello che il maschile sino a ora ha fatto.)
Tormando alla realtà.
Perchè? Quando abbiamo cominciato a percorrere questa strada così pericolosa, che ci sta portando, noi e gli sventurati che vivono su questa terra con noi, alla rovina?
Ci sono parole chiave: struttura patriarcale, proprietà, liberismo, finanza, prevalenza del denaro…
Ma non basta, le pulsioni sono più profonde.
C’è la paura.
Lo dico sempre, la paura.
Siamo fatti in modo da soffrire le privazioni, da averne paura. Siamo fatti di carne che soffre e di un animo che si duole altrettanto.
Ma non basta, nemmeno questo basta.
Poco tempo fa ho riletto alcuni passi dell’Insostenibile leggerezza dell’Essere, romanzo di Kundera. La tesi del protagonista sul potere delle dittature parte da una rilettura del mito di Edipo e arriva a dire che, se una dittatura si afferma non è solo per paura, chi la sostiene infatti quasi sempre è convinto.
Convinto..
Dipende dunque dal popolo, nel popolo da ciascuno e in ciascuno dai meccanismi della sua mente. Dipende da come decidiamo noi. Alla fin fine noi ci lasciamo schiavizzare, noi seguiamo il dittatore.
Alcuni di noi, anzi di solito la maggioranza.
Ma poi nella storia succede qualcosa che scopre il velo, che lascia il re nudo, e non è quando un uomo o una donna singoli ed eroici cercano di cambiare le cose (e spesso ci riescono) è quando un popolo, cosa più rara, cambia la storia, la migliora, ci apre gli occhi.
Succede.
Il miracolo succede, come in questi giorni la scelta dei Greci che potrebbe salvare l’Europa.
E la salverà.
La prevaricazione ha le gambe corte, come le bugie. La prevaricazione è fatta di bugie.
Sono contenta e preoccupata per i Greci.
La dignità e il coraggio ai prevaricatori non piacciono affatto.
A nessun re piace trovarsi in mutande.
Ma prima o poi ci si trovano tutti!