Quel che sto per raccontare non è ancora accaduto. Ma forse accadrà quando non lo so, forse tra cinquecento o mille anni, precisamente (arrischio la profezia) nel 2968.
(…).
Quando gli animali diventano molesti, gli uomini mettono mano alla panoplia domestica per i piccoli conflitti: armi da caccia, insetticidi, reti, veleni, trappole. Ma gli animali sono innumerevoli. Spuntano da ogni parte e accerchiano le città. (…) E allora gli uomini sostituiscono il DDT con il TNT, il fucile con la bomba atomica, la carta moschicida con i gas. È inutile. Sui cadaveri degli uni avanzano gli altri. Dalle fogne escono eserciti di topi infuriati. Le cieche talpe fanno strada a lunghi serpenti che dormivano nel cuore della terra. (…) Arriverà allora il panico. (…) Il mondo degli uomini sta per finire. Forse finirà davvero. E se gli animali impazziranno di colpo e scateneranno questa guerra (nel 2968 ad esempio), almeno l’ultimo uomo coperto di formiche che lo sminuzzano potrà pensare di morire lottando per l’umanità. Non contro l’umanità… E sarà la prima volta che accade.
Questo brano è tratto da un testo del grande scrittore Josè Saramago Gli animali pazzi di collera in Di questo mondo e degli altri edito da Einaudi.
Perché chi è sempre sottomesso può impazzire di rabbia.
Gli animali sono da sempre ultimi fra gli ultimi.
Chi soffre per la sofferenza animale non è animalista, secondo me, è semplicemente un essere umano che sa mettersi nei panni degli altri. Come scrive Saba nella poesia “La capra”:
Quell’uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Solo gli spiriti grandi, solo i magnanimi sanno vedere tutto questo, sanno cioè avere un’anima così grande da accogliere il dolore di tutti e capirlo e provarne uguale compassione e indignazione.
Questa forma di condivisione è, per me che sono credente, quanto più si avvicina alla misericordia di Dio.
Su Facebook l’indignazione per l’uccisione dell’orsa Daniza ha scatenato liti furibonde fra chi era affranto e chi riteneva esagerata questa reazione “solo per un’orsa”.
Ho notato che i messaggi più aperti, più compassionevoli, meno antropocentrici sono femminili, pur con qualche eccezione. Mi sono chiesta perché, e, vedendo la riunione a Milano di Ecofin, ho intuito forse una risposta.
Il punto è che l’evoluzione ha preso una piega “al testosterone”, cioè maschile: alla riunione di Ecofin che decide le sorti economiche di tutti noi, c’erano 4 uomini, nel senso di maschi e nemmeno una donna.
Un modello di società che ci porterà alla rovina.
Chissà se è ancora possiible un altro modo di evolversi per l’essere umano. Nel frattempo potrebbe anche accadere che gli animali finalmente si ribellino. Ma forse la rabbia, la distruzione dell’altro sono manifestazioni tipicamente umane e basta.
P.S. Non è casuale che le due citazioni siano di due esseri umani maschi!