Aspettavamo la nomina della nuova giunta regionale non senza una certa apprensione soprattutto per capire se sulle questioni ambientali la regione avrebbe dato seguito e come agli impegni assunti con ben due leggi –quella del paesaggio e quella sui parchi- approvate proprio a fine legislatura.
L’ambiente, i parchi e l’assetto idrogeologico sono stati affidati a Federica Fratoni. Averli aggregati è buon segno perché oggi il governo del territorio richiede una forte integrazione che non sempre avvertiamo neppure in Toscana e tanto meno sul piano nazionale. Integrazione indispensabile specialmente dopo le resistenze che abbiamo registrato nel finale di partita i particolare sul piano del paesaggio.
In diversi incontri pubblici precedenti e anche successivi al voto promossi da amministrazioni comunali come Vecchiano, dal Parco di San Rossore, dal Gruppo di San Rossore si è convenuto tenendo conto di questa situazione che appena nominata la giunta sarebbe stato opportuno discutere con il nuovo assessorato all’ambiente di cosa appunto la regione intende ‘riservare ai parchi’ e alle politiche di programmazione ambientale.
Esigenza particolarmente acuta in realtà come quella delle Apuane ma anche della costa visti i nuovi impegni preannunciati dal Enrico Rossi, Vale per la Versilia, Pisa e Livorno ma anche per la Val di Cornia, la Maremma, l’Arcipelago Toscano.
In alcuni di questo ambiti si è seriamente impegnati in piani strutturali e altri programmi che devono anche ben definire ruoli e compiti, specie dopo l’abrogazione delle province, dei comuni, la regione, le aree protette, le autorità di bacino e così via.
Questioni –vedi il santuario dei cetacei- che riguardano anche quella partita europea che Rossi vuol giocare anche in prima persona.
Restiamo quindi in attesa di questo incontro da concordare per rimettere in movimento le cose.
Renzo Moschini