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I parchi toscani vanno rilanciati e rivisti

Scritto da Renzo Moschini il 23.07.2018

In un incontro al Parco di San Rossore con l’assessora Fratoni dove discutemmo dell’ultimo  libro sul  nostro parco e non solo, concordammo che avremmo dedicato una iniziativa regionale sulle nostre aree protette che come quelle nazionali presentano non pochi problemi.

Tra i più delicati vi è –e non è una novità- quello della loro pianificazione integrata che riguarda innanzitutto  il raccordo tra i diversi livelli istituzionali dallo stato ai comuni. Raccordo come possiamo vedere anche in Toscana ha visto di fatto venir meno con la legge Del Rio il ruolo delle province di fatto sparite di scena come è accaduto, tanto per fare un esempio, con il parco dei Monti Livornesi divenuto riserva regionale. Ma non è il solo problema se pensiamo alle singolari vicende del Parco delle Apuane, alle sortite viareggine, alla situazione del la di Massaciuccoli. Ma non meno singolari sono alcune sortite di assessorati regionali sulla fauna o le piste per Motocross  all’Arcipelago Toscano con il solito Barbetti che a Pianosa ci vuole mettere gli immigrati. Il 25 luglio ho visto che al Parco di San Rossore si discuterà delle nostre spiagge e piano integrato con le associazioni ambientaliste. Non potranno mancare però neppure i comuni e le province interessate. Se vi è un ambito in cui si avverte oggi la crescente marginalizzazione delle comunità locali è proprio quello del governo del territorio e della tutela ambientale. E qui il problema principale non è la legge ma la politica che ha perso via via sul piano nazionale ed anche regionale quella connotazione che ci aveva messo al passo con l’Europa a terra come a mare che oggi sono tornati invece sotto il tiro della speculazione, dell’inquinamento e degli ecoreati nonostante la legge recente.

Il Gruppo di San Rossore il 25 luglio in San Rossore non mancherà.

Renzo Moschini

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