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Quale politica regionale in Toscana ?

Scritto da Renzo Moschini il 19.12.2013

La Toscana specialmente nelle ultime settimane è tornata al centro di vicende anche nazionali con drammaticità, come a Prato, o per il ripetersi di eventi ‘naturali’, come in Maremma, ma anche per avere messo mano a provvedimenti importanti in ambito legislativo e ambientale – legge Marson – che ha già raccolto significativamente  molte e autorevoli adesioni sul piano nazionale.

Isola di Gorgona     Foto  Pierre Bona

Isola di Gorgona Foto Pierre Bona


Tornano alla ribalta vecchi problemi irrisolti come i bidoni al veleno alla Gorgona che vanno ad aggiungersi a quelli della gestione delle coste e in particolare delle spiagge. Presto si dovrebbe tornare anche  ad occuparsi con una nuova legge dei nostri parchi e aree protette che dalle cave di marmo al litorale delle Versilia, di Pisa, Livorno, Val di Cornia presentano aspetti e nodi cruciali  ormai irrimandabili.  

Questioni toscane insomma.  che assumono un rilievo importante  nel panorama nazionale per la ricchezza del nostro patrimonio paesaggistico, naturale, culturale, storico, ma anche politico-istituzionale. C’è qui un intreccio che finora stenta però anche nel panorama nazionale ad emergere a cui la Toscana può e deve una spinta positiva.

In effetti la diffusamente riconosciuta esigenza di cambiare rotta sul suolo, il consumo di territorio, la  tutela del mare e delle acque e del paesaggio non riesce ancora a sintonizzarsi con l’assetto istituzionale che resta estremamente confuso sui ruoli dello stato, delle regioni, degli enti locali su cui circolano le ipotesi più disparate e contraddittorie specie in riferimento al titolo V della Costituzione, ma non solo.

Se non si riuscirà a raccordare queste due facce della medaglia non riusciremo neppure a superare i limiti in cui incappammo con il PIT. D’altronde non è con le abrogazioni prima con le comunità montane ora con le province in attesa delle autorità metropolitane in sala d’aspetto da un bel po’ che verremo a capo di una riforma dello stato che non può certo rilanciare un centralismo burocratico che sembra avere  ancora  molti  fans.

Ecco perché visto che a metà gennaio si terrà la conferenza programmatica  del Pd toscano sarebbe bene prendere le misure giuste.

 

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