E’ morta ieri Sally Ride, la prima donna americana nello spazio. Sally Ride aveva 61 anni ed è morta per un tumore al pancreas. Dopo la sua morte è stata resa nota la sua lunga relazione omosessuale, che fino a ieri la stessa Ride aveva voluto mantenere segreta. La sua compagna per 23 anni, la dottoressa Tam E. O’Shaughnessy, lavorava nella compagnia che la Ride aveva fondato nel 2001.
Sally Ride, prima di diventare un’astronauta della NASA aveva avviato una brillante carriera universitaria laurandosi alla Stanford University in Fisica. Prese il dottorato nella stessa università facendo ricerche in astrofisica. Nel 1978 Ride fu una delle 8000 persone che risposero ad una pubblicità in cui si avvertiva che la NASA assumeva donne come astronauta. Ride vinse il concorso ed entrò alla NASA. A 32 anni fu l’astronauta più giovane e la prima donna nello spazio. La precedettero solo due donne russe, Valentina Tereshkova nel 1963 e Svetlana Savitskaya nel 1982
Al suo primo volo fu al centro dell’attenzione dei media: era la prima donna a volare nello spazio e famosa rimase la domanda che le fu rivolta: ” In genere piange quando qualcosa le va male sul lavoro?”.
Alla NASA lavorò prima nelle basi a terra per il secondo e il terzo volo Shuttle. Il suo primo volo, e il primo per una donna americana, avvenne nel 1983 sullo Space Shuttle Challenger. La sua seconda missione fu sempre su uno Shuttle Challenger, Ride trascorse in totale 343 ore in orbita.
Quando avvenne l’incidente dello Shuttle Ride fu nominata nella commmissione di inchiesta governativa. Da quel momento in poi fu assegnata alla sede di Washington della NASA e lavorò a diversi progetti spaziali.
Nel 1987 lasciò la NASA e cominciò la sua carriera da professore universitario, prima alla Stanford University e poi alla University of California.
Nel 2001 fondò la Sally Ride Science, compagnia che si occupa della divulgazione della scienza fra i giovani, soprattuto fra le ragazze. La Ride infatti ha scritto cinque libri divulgativi scientifici per i ragazzi proprio per facilitare l’approccio allo studio delle materie scientifiche.
Sally Ride viene ricordata anche per il suo senso della giustizia e il suo equilibrio: Secondo Roger Boisjoly, l’ingegnere che si disse pubblicamente contrario al lancio dello Shuttle prima dell’incidente che distrusse la navetta spaziale e uccise il suo equipaggio, nonostante tutto il team del costruttore Morton-Thiokol lo biasimasse fortemente, Sally Ride gli andò incontro pubblicamente dopo il suo discorso pubblico e l’abbracciò davanti a tutti per dimostrargli il suo sostegno.