A Roma la giornata mondiale degli indignati si è trasformata in una guerriglia urbana. Circa 80 le piazze di tutto il mondo in cui si è manifestato ieri, dalla Spagna, il paese promotore della giornata di protesta, a Londra, dalla Danimarca alla Germania, ma nello nostro Paese la manifestazione è stata estremamente violenta a causa di alcuni gruppi di violenti.
Ieri mattina nella capitale erano arrivate migliaia di persone da tutta Italia con la voglia di manifestare, di chiedere un cambiamento. C’erano giovani, studenti, famiglie, operai e sindacalisti, insomma l’Italia che non vuole fare affondare il Paese, quella parte che chiede un intervento reale ed immeditato. Purtroppo fra questi si erano infiltrati i cosidetti “black bloc”, giovani vestiti di nero con i volti coperti e con in testa dei taschi, che fin da subito hanno iniziato a creare disordini. Tutto è nato intorno alle 15:00 in piazza Cavour, con l’incendio di due automobili. L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo, ma i teppisti non si sono fermati e hanno iniziato a distruggere tutto. Il corteo continuava pacificamente a marciare verso il Colosseo, ma gruppi sempre più numerosi di “incappucciati” si staccavano per creare disordini, incendiare cassonetti, rompere vetrine e lanciare pietre e bombe carta contro le forze dell’ordine, intervenute per far calmare la situazione.
Gli scontri più duri si sono svolti in piazza San Giovanni. Qui i violenti hanno iniziato a lanciare oggetti, pietre e petardi contro gli agenti della polizia e della Guardia di Finanza schierati in via Emanuele Filiberto, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e azionando gli idranti. La folla si disperde e il corteo si spacca in due. Quella parte di manifestanti pacifici assiste con terrore agli scontri e applaude gli interventi della polizia.
Gli scontri si sono protratti per tutto il pomeriggio. I teppisti sono anche riusciti ad incendiare un blindato dei carabinieri. Purtroppo si sono registrati anche scontri fra i manifestanti pacifici e i violenti. Un 52enne ancora ricoverato in ospedale, ha riferito di essere stato colpito da una bomba carta lanciata da un ragazzo incappucciato.
Solo in tarda serata la situazione è tornata alla calma. Il primo bilancio è di 45 feriti fra agenti e manifestanti che sono stati trasportati in ospedale, come riferiscono fonti del 118 citate da rainews24. Altre 30 persone sarebbero state soccorse direttamente sul posto. Tre i casi più gravi, un uomo ferito all’occhio, un altro ferito gravemente ad una mano ed un agente con una gamba rotta. Moltissimi i fermi della polizia, ma i dati sono ancora incerti.
Unanime la condanna del mondo politico. I primi commenti: il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha espresso solidarietà nei confronti delle forze dell’ordine. L’intervento del presidente della regione Puglia, Nichi Vendola: “I black bloc avevano un ideale politico, rubare la parola agli indignati”. Berlusconi parla invece di “segnale preoccupante”. Il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, esprime “vicinanza con quelli che hanno manifestato pacificamente”. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intorno alle 21:00 è sceso in strada ha commentato: “Ad essere indignati sono i cittadini romani”. Anche il presidente di Banca Italia, Mario Draghi, che si trovava a Parigi in occasione del G20, è intervenuto. Durante le prime ore della mattina aveva accolto con compiacimento la giornata degli indignati, il suo commento “i giovani hanno ragione, se siamo indignati noi adulti figuriamoci i ragazzi”. In serata nuovamente intervistato riguardo agli scontri avvenuti a Roma ha detto che è stato “un grande peccato”.
Ma stiamo scherzando? Il problema di sti black block è che se la rifanno sempre con la poolizia, invecce che con i nostri governanti ipocriti… sia di destra che di sinistra. In francia li avrebbero già scapati tutti, noi siamo un popolo senza palle, ne orgoglio. Basta fare un po di gossip berlusconiano, per far diventare santi tutti gli altri.
L’Italia si fa sempre notare in modo negativo all’estero!!!!!!