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Le mamme che lavorano sono anche più in salute

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.08.2012

Filare i tessuti è stata un’occupazione tradizionale delle donne

Il dibattito su cosa debba fare una donna una volta avuto un figlio è sempre acceso. Se da un lato lavorare dà autonomia alla donna e la fa sentire realizzata, c’è chi sostiene che la presenza costante delle madri con i propri figli sia irrinunciabile. Ora un ricerca aggiunge un argomento ai sostenitori delle “working moms”. Sembrerebbe infatti che le donne attorno ai 40 anni che hanno ripreso presto a lavorare dopo aver avuto un bimbo siano più in salute di quelle che che hanno un part time o che sono rimaste a casa con i figli.

La ricerca è stata  condotta dalla professoressa in Sociologia, Adrianne Frech, dell’Università di Akron

La professoressa  Frech con la professoressa Sarah Damaske della Pennsylvania State University hanno esaminato i dati di 2.540 donne che sono diventate madri tra il 1978 e il 1995. Tenuto conto di tutti i fattori, dai dati risulta che le decisioni delle donne all’inizio della loro carriera professionale possono incidere sulla loro salute negli anni successivi. Le donne che tornano a tempo pieno nel mondo del lavoro subito dopo avere avuto figli, a 40 anni hanno una migliore salute mentale e fisica, vale a dire una maggiore mobilità, più energia, meno sintomi depressivi.

“Il lavoro è un bene per la vostra salute, sia mentale che fisica”, dice Frech. “Si dà alle donne uno scopo, un senso di auto-efficacia, di controllo e di autonomia. Hanno un luogo in cui sono esperte di qualcosa e hanno un salario.”

Piuttosto che alimentare il dibattito, che vede le mamme casalinghe contro le mamme che lavorano, Frech ritiene che un gruppo recentemente identificato – chiamate le  “persistentemente disoccupate” – merita una maggiore attenzione, perchè sembrano essere le meno sane a 40 anni.

“Lottando per mantenere un posto di lavoro o  essere in modo costante alla ricerca di lavoro pesa sulla loro salute, soprattutto mentale, ma anche fisica”, dice Frech.

Secondo Frech, lavorare a tempo pieno ha una miriade di benefici, mentre lavorare a tempo parziale offre una retribuzione inferiore, precarietà e meno benefici. Le madri che restano a casa devono spesso affrontare la dipendenza finanziaria e un maggior isolamento sociale.

Secondo la sociologa alcune scelte possono, in questo senso, aiutare la salute delle donne come ad esempio non avere il primo figlio prima di avere un lavoro stabile e tornare presto al lavoro dopo il parto.

“Non lasciate che le transizioni critiche della vita come il matrimonio e la maternità significhino un minor investimento  nella vostra formazione e nelle aspirazioni di lavoro, perché le donne sono quelle che finiscono per fare più sacrifici per la famiglia”, dice Frech. “Il lavoro rende più sani. Avrete l’opportunità di mettere da parte dei soldi. Inoltre, in caso di divorzio, sarebbe più difficile tornare a lavorare, se non si dispone di una solida storia lavorativa. Non rinunciate al lavoro e all’ educazione “.

Dal punto di vista sociale, Frech dice che sono necessarie strutture per la custodia dei bambini e un potenziamento dei trasporti pubblici per aiutare le madri che lavorano, ora anche per una questione di salute

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