Una nuova ricerca sostiene che il miglior consiglio per le coppie appena sposate può essere di fidarsi del proprio primo istinto, della propria “pancia”, dei gut-feelings. Durante lo studio, che ha monitorato oltre un centinaio di coppie, gli psicologi hanno scoperto che la maggior parte di queste hanno una percezione istintiva e questi sentimenti possono prevedere quali relazioni saranno più durature.
Gaianews.it ha chiesto a Jim McNulty,autore principale dello studio e professore di psicologia presso la Florida State University, come è nata l’idea di studiare questi sentimenti nelle coppie sposate e perché è stato scelto proprio questo tema.
“In realtà abbiamo esteso l’idea dalla ricerca su stereotipi e preconcetti, perché la gente spesso non vuole credere o ammettere di avere dei pregiudizi. Dato che le coppie appena sposate sono molto più motivate a credere nella forza del loro rapporto, abbiamo pensato di valutare i loro atteggiamenti consapevoli e i loro pregiudizi”.
Jim McNulty e colleghi hanno seguito 135 coppie per 4 anni, misurando la soddisfazione dei partner con un questionario cartaceo in cui si chiedeva ai coniugi di rispondere a 6 domande su quanto fossero felici del loro matrimonio su una scala da 1 (molto insoddisfatti) a 10 (perfettamente felici) . Inoltre hanno chiesto ai partecipanti di valutare il loro rapporto in base a una serie di aggettivi come “buono” e “soddisfacente.” Queste due valutazioni sono state progettate per misurare gli atteggiamenti consapevoli delle coppie verso i loro rapporti.
Al fine di valutare i sentimenti istintivi dei partecipanti, ovvero quello che gli psicologi chiamano “atteggiamento automatico”, i ricercatori hanno misurato i tempi di reazione alle parole positive e negative dopo brevi esposizioni alle fotografie del proprio coniuge.
Ma cos’è l ‘”atteggiamento automatico”, e cosa mostra?
“L’atteggiamento automatico è una valutazione immediata di un oggetto o di una persona, in questo caso il partner, che si verifica senza pensiero cosciente e riflessioni. Questi atteggiamenti automatici, a livello istintivo, sono più efficaci per constatare se le coppie sono realmente felici”, spiega McNulty .
La ricerca mostra che le persone che presentano atteggiamenti automatici positivi, rispondono velocemente alle parole positive e più lentamente alle parole negative. McNulty e colleghi hanno chiesto poi agli sposi di indicare il più rapidamente possibile se parole come “fantastico” e “pessimo”, erano di fatto positive o negative dopo aver visto le foto del loro coniuge per 300 millisecondi. E il tempo impiegato da ciascuno a rispondere ha offerto un modo per misurare gli atteggiamenti automatici. I ricercatori hanno scoperto che questi atteggiamenti possono dunque certificare meglio la felicità di un matrimonio rispetto a quelli consapevoli.
Ad esempio, le persone che hanno risposto più rapidamente alle parole positive dopo aver visto le foto dei loro partner sono rimaste più felici per i quattro anni, rispetto alle persone che hanno impiegato più tempo a rispondere. La stessa cosa non è successa con le affermazioni consapevoli.
Gli autori riconoscono che è difficile sapere se le persone fossero veramente consapevoli delle loro attitudini a livello istintivo, o se semplicemente non fossero disposte a riferire come si sentivano nella realtà.
“E’ molto difficile. Le persone possono essere non disposte a riferire sentimenti negativi, anche se ne sono a conoscenza. Non abbiamo trovato alcuna correlazione tra gli atteggiamenti consapevoli e quelli automatici. Questo probabilmente perché le persone erano consapevoli dei propri sentimenti, ma non disposti a denunciarli (se erano negativi), oppure può essere che abbiano scelto di ignorarli”, ha concluso McNulty .
I risultati dello studio suggeriscono dunque che i pensieri automatici, che spesso si verificano al di fuori della nostra consapevolezza, possono influenzare ciò che succederà in futuro.