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Nasce database di antichi documenti arabi da tutto il mondo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.02.2012

Grazie alla collaborazione fra il CNRS francese e l’esperto in studi bizantini e arabi Johannes Pahlitzsch  dell’Università Johannes Gutenberg di Mainz (JGU) in Germania  nasce in questi giorni un nuovo database per i documenti storici arabi.

I documenti risalenti dall’VIII al XV secolo dC sono tutti documenti legali e provengono da tutto il mondo: si tratta di contratti di acquisto, cambiali, certificati di matrimonio e di divorzio. I documenti sono sia editi che inediti e si riferiscono a diverse epoche.

“Questi documenti, che sono state preparati da un tribunale,  spesso ora si trovano nei monasteri o nelle biblioteche. Sono sostanzialmente equivalenti ai documenti notarili che conosciamo oggi”, spiega il professor Johannes Pahlitzsch. Egli osserva anche che “mediante la compilazione di questi testi in un database, saremo in grado di raccoglierli  l’un con l’altro in modo che possiamo capirli ancora meglio”. Ci sono spesso frasi standard che compaiono più volte in questi documenti. Così, quando il testo viene inserito nel database, tali frasi tipo sono identificate e il testo può essere paragonato ad altri.

Secondo Pahlitzsch, “la maggior parte di ciò che oggi conosciamo sulla pratica legale nel mondo di lingua araba è stata finora derivata da manuali giuridici. Ma, grazie alla banca dati, saremo in grado di analizzare le disposizioni esatte dei decreti e fare un confronto tra di loro. Questo ci darà un’idea molto più chiara delle pratiche reali. ” Il progetto è stato lanciato nel 2009 con il sostegno del Consiglio europeo della ricerca (CER). L’Università di Mainz ha ufficialmente aderito al progetto nel 2011 e sarà coinvolta fino alla fine del progetto nel 2014. Perlopiù si stano inserendo nel database documenti provenienti dalle istituzioni cristiane, come chiese e monasteri.

In collaborazione con Christian Müller, è in programma anche un convegno a Magonza sul tema degli archivi di istituzioni cristiane situati all’interno del mondo islamico. Studiosi provenienti da Madrid, New York e Vienna stanno contribuendo al progetto. Al momento, il database è disponibile solo per gli studiosi coinvolti e non ancora al pubblico.

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