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Giappone, tre persone impiccate questa mattina

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.02.2013

Giappone – Sono state impiccate oggi 3 persone accusate di omicidio. Lo ha riferito il ministro dell giustizia giapponese Sadakazu Tanigaki.

Secobd le fonti governative le esecuzioni sono avvenute alle prime ore del mattino in tre diverse località. Tutti e tre i condannati sono stati condannati per omicidio. uno di loro aveva abusato sessaulemtne ed ucciso una bimba di 7 anni. inviando poi la foto alla madre.

carcere in Giappone“Ho ordinato le esecuzioni dopo averle esaminate attentamente”, ha detto ai giornalisti Tanigaki. “Si trattava di casi estremamente crudeli in cui è stata tolta la vita alle vittime per ragioni personali”.

Amnesty International Japan ha condannato le esecuzioni. “Il governo giapponese non può essere esonerato dal rispettare gli standard internazionali sui diritti umani”, si legge in una nota. I sondaggi danno i Giapponesi favorevoli alla pena di morte per l’80%.

“Dovrò fare ciò che deve essere fatto secondo la legge”, ha detto ai giornalisti il ministro, aggiungendo che le impiccagioni resteranno segrete. Infatti i condannati vengono a conoscenza della loro esecuzione slo il giorno stesso e viene atoa loro la facoltà di scegliere l’ultimo pasto. I famigliari vegnon avvisati solo quando l’esecuzione è avvenuta.

“Anche i condannati a morte hanno garanzie di privacy e dobbiamo prendere in considerazione i sentimenti dei loro parenti”, ha detto Tanigaki. “Io non credo che sia necessariamente una buona idea di rilasciare ulteriori informazioni.”

Alla fine dello scorso anno il Giappone aveva 133 detenuti nel braccio della morte, il numero più alto dall’inizio delle rilevazioni dal 1949.

Il governo precedente aveva eseguito 9 esecuzioni in 3 mesi.le pressioni internazionali sul Giappone sono molteplice: non ultima quella delle Nazioni Unite che con una risoluzione chiede maggiore trasparenza sulle esecuzioni. Gli attivisti invece hanno recentemente invitato il Governo a avviare una discussione che possa condurre all’abolizione della pena di morte.

 Amnesty International, invece, critica le condizioni disumane in cui sarebbero tenuti i prigionieri: il trattamento viene definito “crudele, inumano e degradante”.

 

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